Emozionati dal sorpasso messo a segno da Jorge Lorenzo su Casey Stoner all’ultimo giro, non ci siamo presi troppo cura di Daniel Pedrosa. Eppure il vincitore del GP di Germania corso domenica al Sachsenring è stato proprio lui, e il suo successo merita rispetto specie dopo quanto il pilota spagnolo del team Repsol Honda ha dovuto patire per via della frattura alla clavicola rimediata a Le Mans.
Al Mugello, aveva fatto parlare di sé per la mancata stretta di mano a Simoncelli. Poi, la scorsa settimana, ecco altre frasi all’insegna dello sconforto più che della cautela, quasi a scagionarsi perché non ce l’avrebbe fatta:
L’intervento è ancora recente e sento ancora un po’ di dolore. Per fortuna il Sachsenring ha molte pieghe a sinistra e ciò da un po’ di riposo al mio braccio destro, mi permette di concentrarmi di più sulla guida.
Invece Daniel Pedrosa ha sorpreso tutti, a cominciare da lui stesso, mettendo il proprio sigillo ad una gara, la seconda per lui in questo campionato, dominata con la solita tranquillità: “no panic” quando sembrava che la corsa potesse sfuggirgli di mano; nessuno spazio all’entusiasmo (quello che ti fa spalancare il gas quando capisci di essere davanti) ma solo una serie di tornate regolari e “pulite” una volta in testa.
Esplosione di gioia che è arrivata, in pieno, al traguardo:
E’ stato per me molto difficile ottenere questa vittoria ma sono contentissimo, non mi aspettavo una vittoria del genere ma su questa pista ho sempre fatto bene. Oggi avevo meno dolore alla spalla e ne sono felice. Ringrazio il team, i meccanici, la mia famiglia ed i miei tifosi. E’ stato un periodo molto difficile, tornare e vincere subito è stata una bella sorpresa. Il titolo? Non so, provo a dare il massimo in ogni gara.
Già, il titolo: per ora il duello sembra limitato ai due che ieri, nel finale, si sono scambiati una serie di (regolari e corrette) cortesie; 74 punti di ritardo sembrano un abisso, ma da qui alla fine ci sono ancora così tante gare che…