Daniel Pedrosa ha suggellato il dominio Honda sul circuito del Sachsenring, dove si è corso il GP di Germania (valido come nona prova del mondiale MotoGP: è il giro di boa della stagione); alle sue spalle uno strabiliante Jorge Lorenzo (Yamaha Factory Racing), autore di un sorpasso all’ultima curva ai danni di Casey Stoner ancora leader del mondiale ma ora con soli 15 punti di vantaggio sul maiorchino, campione in carica.
Il culmine della gara è stato nel finale, al termine di un appassionate ultima tornata. Jorge Lorenzo lo spiega così:
C’erano dei punti dove le Honda andavano molto forte, ma alla curva 11 io guadagnavo molti metri e riuscivo ad avvicinarmi a loro. Ne ho approfittato, anche se non so spiegarmi cosa abbia pensato la mia testa in quel momento.
Già, perché Lorenzo ha fatto sfoggio di gran talento sulla base di una semplice quanto evidente constatazione, anch’essa rilanciata nel “parco chiuso” al termine della gara
Avevo il braccio sinistro come addormentato da metà gara in poi, ma ho pensato che un conto sarebbe stato trovarsi a 23 punti e un conto è essere a 15 dal leader del mondiale.
Stoner, invece, ha vissuto una giornata intensa, fatta di sorpassi e controsorpassi con i compagni di squadra nelle tornate iniziali; partito male, ha forse pagato un po’ di tensione così come Marco Simoncelli, che da quando riesce ad arrivare incolume al traguardo ha smesso di andare forte: oggi è stato sesto, al termine di un rocambolesco finale che lo ha visto soccombere a Dovizioso e Spies.
Buon per Dani Pedrosa, alla seconda dopo il rientro dall’infortunio e già capace di cogliere un successo strameritato quanto agevole:
Non pensavo di metterci così poco a tornare competitivo
ha commentato raggiante una volta tagliato il traguardo.
Discreta la performance di Valentino Rossi: abbandonato il progetto Gp 11.1, il pilota di Tavullia ha cominciato una rimonta dal 16esimo al 7° posto, prima di scivolare nono al termine; tutto sommato, a vedere come si era messa ieri sarebbe anche potuta andare peggio…
