L’evento dei sogni (di Stoner, che ha sempre detto di sperare in un trionfo davanti al pubblico amico), per verificarsi, ha bisogno di una serie di cervellotiche elucubrazioni cui vi rimandiamo, ma solo se siete amanti dei numeri e delle statistiche, con questo link. Stoner ci pensa ma non ne fa una malattia, anche perché – come sempre, del resto – lui ha in mente solo un concetto: vincere!
A tutto il resto penseranno le calcolatrici, che lui non ama essendo un ragazzo timido davanti ai microfoni quanto esuberante quando si trova alla guida di una moto. La sua Honda HRC ufficiale, poi, quest’anno sta facendo il bello ed il cattivo tempo, come dimostrano gli 8 successi colti fin qui e l’invidiabile record di non essere mai rimasto fuori dal podio se non a Jerez, dove però fu Valentino Rossi a falciarlo in curva costringendolo ad un prematuro ritiro.
Ogni anno non vedo l’ora di correre a Phillip Island, uno dei pochi circuiti insieme a Mugello e Brno dove è veramente divertente guidare. È sempre bello tornare e correre a casa: la pista e l’atmosfera sono incredibili. Arrivo deluso dal risultato del Giappone, dove avevamo il potenziale per fare di più e sono determinato a vincere.