Quest’anno “forse con la neve”, come da ammissione del pilota marchigiano; il prossimo “o si comincia a raccogliere qualche risultato o sarà l’ora di fare altre valutazioni”, apertura – neanche tanto velata – a tutte quelle voci che già alla metà di questo campionato parlavano di divorzio; non sarà anticipato, ma potrebbe arrivare qualora non fosse neppure la nuova GP12, 1.000 di cilindrata, la soluzione al male oscuro che tiene svegli la notte i tecnici di Borgo Panigale.
Dalle ultime due uscite stagionali, a Phillip Island come a Motegi, Valentino Rossi ha ricavato un doppio “zero” in classifica mondiale: merito di due scivolate, la prima – quasi – inevitabile quando il caso avrebbe potuto anche regalare un buon risultato e la seconda assolutamente ingenua, ma evidentemente frutto del desiderio di cogliere un buon risultato in grado di raddrizzare – almeno in parte – la stagione.
“Davvero un peccato quella caduta perché sarei potuto arrivare quinto. Sfortunatamente ho perso il davanti quando ho superato Alvaro (Bautista, ndr) e mi spiace molto perché non ho fatto nulla di particolare. Evidentemente, anche se abbiamo lavorato tantissimo, non abbiamo ancora risolto questo problema dell’anteriore che non ha grip”.
In attesa di un esorcismo, che ormai qualcuno comincia a vedere come unica soluzione, Rossi ha poi rivelato che dalla “casa madre” stanno arrivando alcune interessanti novità tecniche tutte da testare.
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