Casey Stoner (Repsol Honda) è stato tra i primi a parlare di boicottaggio in vista del MotoGP di Motegi, timoroso dei rischi per la salute dei piloti (e dei tifosi) in ragione della vicinanza del reattore nucleare di Fukushima, compromesso dal terremoto di marzo. Ora però non vede l’ora di correre sul Twin Ring, una pista che lo affascina perché richiede particolari abilità di guida.
Capacità che è lo stesso Stoner, ora a un passo dal mondiale dopo aver riportato a 44 lunghezze il proprio vantaggio rispetto a Jorge Lorenzo con la vittoria di Aragon, a spiegare:
Motegi è un circuito stop and go: sembra quasi una pista da Go Kart, e questo lo rende senza dubbio molto divertente. Ci sono diverse staccate importanti, violente accelerazioni… Si tratta di una pista molto impegnativa sul piano fisico dove sarà indispensabile trovare una buona messa a punto.
Niente di più facile per uno che quest’anno ha saputo dominare ben 8 tappe del cammino mondiale…L’obiettivo di Stoner, che pure si potrebbe accontentare, non è però quello di correre al risparmio:
Punto alla vittoria, non soltanto a prendere punti importanti per la classifica di campionato!