Accusato spesso, anche da noi, di essere un pilota troppo emotivo, Casey Stoner sembra aver ingoiato il chip-Honda dei piloti-robot, quelli che – per intenderci – non devono provare emozioni ma solo cercare di trovare il miglior feeling con la moto, così da riuscire a portarla alla vittoria, senza mai concedere troppo spazio ad esternazioni e scenette “fuori dalle righe”.
La dimostrazione di questo assunto l’abbiamo avuta a Laguna Seca, dove Casey è tornato ad essere “il mostro della Laguna” al termine di una gara condotta con una freddezza ed una consapevolezza nei propri mezzi che non gli conoscevamo, e forse sospettavamo neppure. La rivoluzione di Stoner ha avuto luogo nella mattinata di una calda domenica californiana, quando – a quanto pare – è bastato un warm up per cambiare tutto.
Dopo le qualifiche, infatti, il “koala” si era detto insoddisfatto dei progressi compiuti dalla sua moto. Ma è bastata la modifica giusta per trasformare la situazione…
Nel warm up di questa mattina abbiamo testato una modifica che mi ha dato un qualcosa in più.
Tanto che…
Prima dell’inizio della gara mi sentivo rilassato, tranquillo e concentrato: siamo partiti piano, così da permettere alle gomme di entrare lentamente in temperatura. Ho mantenuto la calma e preso tempo, rimanendo però non troppo lontano da Dani e Jorge. Quando ho visto Pedrosa rallentare mi sono reso conto che era giunto il momento di dare il via all’attacco. Arrivato alle spalle di Jorge Lorenzo ho provato a mettergli pressione fino a quando ho avuto la possibilità di superarlo, creare gap, e portare la gara a casa.
Seguono frasi di rito dedicate alla squadra,che del resto nel pacchetto pilota-robot di casa Honda non possono mancare, e la gioia – quella vera – per averrealizzato finalmente che vincere un mondiale non è solo una questione di forza, ma anche di testa; già, quella testa del campionato che ora Stoner mantiene con 20 punti di vantaggio su Jorge Lorenzo…
Andrea Dovizioso, Repsol Honda
“Sapevamo che sarebbe stata una gara dura perché questa è una pista corta, molto esigente a livello tecnico e con frenate molto forti. Sono partito bene, salendo fino alla quarta posizione. Ho speso parecchia energia per star dietro a Lorenzo Stoner e Pedrosa, e ho pagato nelle tornate finali, quando mi sono dovuto arrendere a Spies. La cosa positiva è che abbiamo mantenuto un buon passo gara e rimanendo sempre veloci. Approfitteremo di queste settimane di pausa per ricaricarci ed arrivare preparati al prossimo round. Le mie congratulazioni a Casey e Dani”.