In vista del GP di Assen, che – come da tradizione – si corre sabato sul circuito olandese, la “pattuglia italiana” è in fermento, desiderosa di migliorare un bottino sin qui davvero magro. Il più determinato, come abbiamo avuto modo di leggere, è Valentino Rossi, forte delle novità testate sulla sua Desmosedici; il più in forma fino a qui, però, è stato senza ombra di dubbio Marco Simoncelli.
Lo stravagante “Sic”, pilota del team Gresini Honda, ha dimostrato di “avere nel polso” diversi decimi oltre che, sotto al sedere, una moto davvero ottima; quello che ancora gli manca è la lucidità necessaria nei momenti caldi, che si trasforma – ahilui – in foga e spesso lo porta a sdraiarsi (si qui senza conseguenze) gettando al vento quanto di buono fatto vedere in qualifica, dove è sempre tra i più veloci e spesso ha saputo essere anche il più pimpante in assoluto.
Per Simoncelli, Assen deve scacciare il ricordo di Silverstone (dove è stato protagonista di una caduta che lo ha estromesso dalla gara) e soprattutto della “maialata” di Le Mans (quando chiuse la curva a Pedrosa in fase di sorpasso gettandolo a terra, procurandogli la frattura della clavicola). Certo non sarà facile, visto che il “Sic” non ha mai dimostrato di amare molto la pista olandese: anche nell’anno in cui si impose in 250, era il 2008, non andò al di là del gradino più basso del podio, suo miglior risultato in Olanda dopo una serie di 20esimi e qualche 7° posto.
Anche le caratteristiche del circuito, così tortuoso che richiede necessariamente di trovare il ritmo giusto, poco si addicono ad un pilota che ha fatto dell’irruenza la propria cifra significativa. Si può, comunque, riscrivere la storia, forti anche di un pacchetto-moto (Honda Gresini) sin qui davvero ottimo, molto veloce e performante. Noi ci crediamo.