L’unico atleta del team Repsol Honda che può anche permettersi il lusso di non considerarsi un compagno di squadra di chicchessia, non sappiamo poi perché, è Daniel Pedrosa. Lo spagnolo, in conferenza stampa, si esprime per quello che è, ossia un rivale del vincitore del MotoGP di Aragon, Casey Stoner.
È per questo che quando stila un bilancio della gara, Pedrosa non deve complimentarsi con il collega, portacolori – quanto lui – della squadra ufficiale Honda; deve piuttosto parlare in prima persona, e perciò non può fare altro che rammaricarsi…
Ci eravamo resi conto sin dalle libere che Casey sarebbe stato veloce.
Il passo successivo è stato quello di provare a spiegare le ragioni di una sconfitta, perché tale deve considerarsi una giornata in cui il tuo omologo ti rifila un distacco importante e che avrebbe potuto anche essere maggiore:
Ho perso decimi preziosi nel primo settore e non sono stato poi in grado di ridurre il gap nelle altre sezioni di ogni giro. Abbiamo avuto problemi con il posteriore che non hanno smesso per un attimo di infastidirci. In ogni caso l’obiettivo era il podio e lo abbiamo raggiunto.