Se il motomondiale fosse come il MotoGP di Aragon, per Jorge Lorenzo ci sarebbe ancora una piccola speranza di riuscire a strappare il titolo all’australiano Casey Stoner, che domina la classifica mondiale con 44 punti di vantaggio ed una moto – Repsol Honda – universalmente considerata la migliore (e di gran lunga…) del lotto delle partecipanti.
Questo perché se è vero che all’inizio di ogni gara, e Aragon non fa difetto a questa logica, Stoner riesce a scappare forte di una superiorità indiscutibile, è vero anche che nel finale Yamaha riesce a recuperare perché sa riservare un trattamento più gentile alle proprie gomme, che arrivano fresche (e quindi più performanti) alle fasi calde della gara.
Jorge Lorenzo può solo accontentarsi di aver spuntato il podio ad Aragon, al termine di un bel duello con Spies e Simoncelli (chiamatisi fuori per evidenti limiti), e sperare che il finale di campionato sia come quello di ogni gara, ossia in rimonta:
Il terzo posto era il piazzamento migliore che potevamo fare. È stato molto difficile, soprattutto a inizio gara andavano più forte ma poi hanno avuto problemi con la gomma posteriore e ne ho approfittato per recuperare.
Purtroppo non abbastanza…
