Quando incontri un altro motociclista, puoi salutarlo ma senza lasciare il manubrio. Questi sono i gesti migliori con cui puoi mostrare la tua vicinanza ad un centauro o segnalare dei gravi problemi in caso di situazioni pericolose…
Vi siete mai chiesti se esiste un codice “segreto” di comunicazione tra centauri? La risposta ovviamente è si, altrimenti non stareste leggendo queste righe, ma per alcuni gesti intuitivi, altri sono più complicati da memorizzare.
Oggi cercheremo di imparare quanti più gesti possibili tra quelli che i motociclisti usano più spesso per diventare dei veri esperti di comunicazione a due ruote: al contrario, vediamo anche quali gesti possono causare dei problemi se fatti nel momento sbagliato.
Dammi il pugno
Secondo la tradizione dei centauri, il tipico saluto tra motociclisti è nato in modo molto creativo: in pratica, sulle prime motociclette date in dotazione alla polizia britannica, vigeva la regola di non lasciare mai il manubrio cosicché i motociclisti imparavano a salutarsi con un cenno della testa senza mai lasciare la presa. Le cose negli anni sono cambiate tanto.
Ad oggi infatti, i gesti più comuni per salutarsi tra centauri sono “l’onda”, un semplice cenno con il palmo della mano o le due dita che nello slang americano indicano un segnale di rispetto e un augurio di buon viaggio. Ma alcuni gesti sono molto più legati alla necessità del momento e possono perfino prevenire un incidente o un guasto meccanico.
Hai qualcosa che non va
I centauri e in particolare quelli che viaggiano in gruppo hanno spesso un metodo silenzioso per comunicare tra loro dato che quando dieci o quindici motociclette si spostano su una strada tutte insieme il rumore può essere tale da impedire le comunicazioni vocali. Alcuni gesti potrebbero tornavi utili se vi unite ad un gruppo di viaggiatori, come questi tre per esempio.
Ad esempio, un pugno che si apre e chiude a intermittenza indica al centauro che riceve il segnale che le sue frecce sono rimaste erroneamente accese. Un motociclista che indica il serbatoio o fa un eloquente cenno con la mano chiedendo di fermarsi potrebbe invece essere in difficoltà o magari quasi a secco. Un altro gesto molto diffuso è il braccio teso che scende verso il basso che indica di rallentare.
Ecco quando evitare
Generalmente parlando salutare un motociclista non vi creerà nessun problema, anzi, è un gesto simpatico ed educato verso un altro utente della strada. In alcuni casi però forse è meglio evitare di distrarsi anche se solo per fare un banale cenno: ad esempio, in presenza di un gruppo di poliziotti, è sempre meglio tenere entrambe le mani sul manubrio. Se gli agenti pensano che state chiedendo aiuto, anziché salutare, potreste creare una situazione di disturbo o procurato allarme.
Alcuni paesi poi come il nostro sono un po’ più restii alla condivisione di questo codice di condotta che è molto più diffuso nei paesi anglofoni: potrebbe capitarvi di salutare qualcuno e non essere ricambiati o addirittura fraintesi, meglio quindi fare dei gesti solo nei paesi in cui questi non verranno fraintesi.
Infine, se state correndo molto o facendo acrobazie di qualche tipo, anche solo alzare una mano dal manubrio potrebbe diventare molto pericoloso. Valutate sempre insomma nel limite del buon senso quando è opportuno usare questo codice gestuale e quando è meglio rimanere concentrati sulla strada.