Stai pensando di rottamare la vecchia Benelli o MotoGuzzi che hai nel garage da decenni? Pensaci molto bene. Potresti avere per le mani un esemplare dal valore incommensurabile e non saperlo. Ecco come scoprire se hai…un tesoro in casa.
La rottamazione è spesso l’ultima spiaggia per un proprietario di automobili e moto, quell’azione che vai a compiere quando non sei riuscito ad attirare clienti sul mercato dell’usato o sei stanco di avere tra i piedi un modello vecchio ed inutilizzato.
Tra incentivi e promesse varie del Governo dopo tutto rottamare sembra davvero la scelta più ovvia, no? E invece non è detto. Ecco il caso per eccellenza in cui a far distruggere una vecchia motocicletta ci perdi più soldi che altro!
Sapete di cosa stiamo parlando, non è vero? Avete appena finito di svuotare la cantina e vi siete imbattuti in un vecchio motorino o meglio ancora una moto con almeno un ventennio sul groppone. La ruggine è ovunque, gli pneumatici sono bucati e la catena sembra non ripartire senza un bell’intervento di restauro.
La soluzione più ovvia, sembra la rottamazione della motocicletta che avete appena trovato. Eppure ci sono dei casi in cui non conviene affatto e vale la pena investire in un restauro sia per tenersi il “rudere” bello stretto che per venderlo sul mercato dell’usato. Fidatevi, alcune motociclette sono come i vini: valgono più da vecchie che da nuove!
Una nuova chance per le vecchie Moto
Prima di buttare via o rottamare la tua due ruote troppo anziana per continuare a correre in strada senza pericoli, dovresti sapere questo: in Italia esiste una legge, la N.468 del 1999, che tutela le motociclette d’epoca, qualcosa di molto simile a ciò che l’ACI fa con le vetture che hanno superato una certa soglia di età e che sono appartenenti a marchi storici.
Non è un segreto che certi esemplari particolarmente rari e difficili da trovare costino una fortuna tra i collezionisti ma in questo caso, anche una motocicletta degli anni novanta potrebbe ricevere grandi agevolazioni arrivando al punto che vi conviene tenerla ed andarci in giro piuttosto che spendere denaro per una nuova.
Stando alle informazioni reperibili e consultabili sul portale FMI una motocicletta si definisce d’epoca quando supera i vent’anni rimanendo in condizioni di conservazione decenti e se appartiene ad un modello di interesse storico. Un esempio che ci viene in mente al volo, la Ducati 999 del 2002 che ha compiuto da poco vent’anni, è molto rara e difficile da trovare ma di cui molti esemplari sono ancora in buone condizioni.
Le motociclette d’epoca regolarmente iscritte al registro della FMI sono quindi esenti dal pagamento delle tasse tra cui il Bollo ma con una importante postilla: non potete percorrerci più di 5.000 chilometri l’anno né farci acrobazie o cose strane: dovete conservarle nel modo migliore possibile, insomma.
Viste queste limitazioni, tanto vale vendere. Là fuori ci sono tantissimi collezionisti che darebbero un braccio per avere la vostra vecchia Benelli o un Hvsquarna perfettamente funzionante e i prezzi come potete constatare da voi girando un po’ sui siti di aste sono davvero interessanti. Una cosa è certa: rottamare una moto con più di vent’anni di età a volte è un vero spreco di soldi.