Non ci sono conferme né smentite da parte del gruppo dei quattro cerchi
AUDI sulla possibilità del lancio della
prima due-ruote della
casa di Ingolstadt, e questo è bastato per scatenare la fantasia degli addetti ai lavori e degli affezionatissimi acquirenti di TT et similia per galvanizzare l’ ambiente e invocare una risposta (si spera positiva) da parte dei tedeschi.
L’ Audi, noto marchio automotive capace di concorrere nel mercato delle quattro ruote con altri brand del calibro di BMW e Mercedes, come la cugina di Monaco già impegnata da tempo nel settore delle due ruote, potrebbe provare ad inserirsi nel mercato delle motorbikes con una nuovissima proposta di motocicletta che racchiuda l’ austerità e l’ eleganza dello stile Audi, unito alla sportività propria del campo motociclistico.
Il team di Infomotori ha chiesto ala famosa matita di
Oberdan Bezzi di provare a tracciare le prime linee di quella che potrebbe essere la moto Audi del futuro, che prende spunto dall’ idea, neanche troppo insensata, della tedesca Volkswagen di introdursi nel mondo delle due ruote di classe passando attraverso il marchio Audi, appunto.
Sembra, infatti, che le prime linee del gruppo tedesco rimpiangano la mancata acquisizione del gruppo
Ducati, ghiotta occasione persa di qualche tempo fa, e abbiamo maturato la convinzione di entrare in qualunque modo nel settore motorcycling.
Si deduce, quindi, che la
nuova motocicletta Audi, dagli ambiziosi obiettivi coerenti con il valore del marchio, abbia anche la velleità di proporsi come valida alternativa alla concorente di sempre, la
teutonica BMW.
La
ST1, il cui acronimo sta per
Sport Tourer 1, quindi, si colloca nel segmento delle
Granturismo di classe e assicura ottimi riscontri in termini di prestazioni e di comfort.
Niente aggressività estrema, dunque, ma linee muscolose ed eleganti, massicce ma in grado di conferire una solida serenità, solito e fortunato leitmovit dei quattro cerchi.
Una cosa è certa: la
due ruote Audi dovrà contenere una sobria ma
intuibile dotta citazione alle quattro ruote della Casa, questo è quando il management di Ingolstadt, ha espresso come desiderio e, forse, imposto.