La Moto3 raccoglie sempre più seguito e in questi anni si è notato un grande potenziamento delle moto della categoria.
In questo MotoMondiale 2023 vi è davvero un grandissimo interesse per le sorti della Moto3, una categoria che regala sempre emozioni a non finire. Il livello delle moto è molto simile rispetto alla MotoGP, dunque non sono rare le gare nelle quali assistiamo a un gruppetto anche di quattro o cinque piloti che si contendono la vittoria finale.
Al momento però la Moto3 sembra aver ben chiaro chi possa essere il proprio numero e stiamo parlando dello spagnolo Dani Holgado. Il Pistolero ha dimostrato di essere un pilota maturo e capace di superare ogni possibile ostacolo, con la sua moto che in pista vola.
Ad Assen è arrivata la caduta che ha dato così modo alla Leopard di Masià di avvicinarsi in maniera decisa, ma non è il solo. Alle sue spalle infatti premono per poter vincere il Mondiale anche degli ottimi piloti come Oncu, Sasaki e Ortolà.
Le gare della Moto3 si rivelano dunque incerte come non mai ed è praticamente impossibile fare un pronostico prima della gara per stabilire chi potrebbe essere il pilota vincente alla fine della prova. Questo ha portato sempre più interesse attorno a questa competizione che è nata nel 2012, raccogliendo così il testimone da quella che in passato era la Classe 125.
Proprio per il fatto che si tratta della terza categoria del MotoMondiale, qualcuno tende ancora a confondere la Moto3 attuale con la vecchia Classe 125. A cambiare però non è stato solamente il nome, ma più in generale l’assetto che ha permesso ai piloti di guidare delle moto molto più potenti.
Pur essendo la terza categoria, la Moto3 ha raccolto di fatto il testimone dalla vecchia Classe 250, ovvero quella subito propedeutica rispetto alla MotoGP. Queste moto infatti prevedono motori da 250 di cilindrata e hanno così la possibilità di erogare un massimo di 60 cavalli.
Naturalmente questo non dà modo alla Moto3 di avvicinarsi vagamente ai picchi della MotoGP, con queste che arrivano anche sui 360 km/h. La categoria infatti permette di dare vita a moto che si stanziano attorno ai 250 km/h come picco massimo di velocità.
Si può dire dunque che tra le varie categorie del MotoMondiale ci siano sempre circa 50 km/h di differenza nelle vette di velocità, infatti la Moto2 si attesta attorno ai 300 km/h. Il fatto di avere un picco così “basso”, almeno nel motorsport, è la chiave del successo della Moto3.
In questo modo i risultati sono infatti sempre impossibili da poter prevedere in anticipo, ma allo stesso tempo si è dato modo ai giovani piloti di poter mettersi alla prova con delle moto con una più che ottima potenza. Non deve però sorprendere se il salto di categoria è spesso difficoltoso, lo dimostra la stagione molto complicata di Izan Guevara in Moto2 che nel 2022 aveva dominato la Moto3. Una categoria esaltante e divertente e che mette in luce i campioni di domani.