La Moto2 è la seconda classe più importante del Motomondiale, e le performance sono da urlo. Ecco a quanto vanno.
Il Motomondiale è diviso in tre classi differenti, tra cui spicca ovviamente la MotoGP. Chi debutta, in genere, lo fa con la Moto3, per poi proseguire la propria scalata con la Moto2. Quest’ultima è la categoria di mezzo, che dal 2010 ha preso il posto della gloriosa 250, che è rimasta nel cuore di tutti i fan.
Il primo regolamento di questa classe obbligava all’utilizzo di un unico motore 4 cilindri da 600 centimetri cubici 4T, che veniva fornito in esclusiva dalla Honda. Ad oggi, invece, le cose sono diverse, e dal 2019 i motori vengono forniti dalla Triumph, che ha regalato alla classe un surplus notevole di prestazioni.
Si tratta di un motore a 3 cilindri da 765 centimetri cubici, che ha visto la sua potenza salire a circa 140 cavalli, con 80 Nm di coppia. Rispetto al precedente, ha guadagnato una decina di cavalli di potenza e, come vedrete, è grazie a questo nuovo propulsore che sono state raggiunte le velocità di punta più elevate.
C’è da dire che i dati sulle performance sono in aumento, ed infatti i piloti devono lottare per evitare di cadere e gestire al meglio la potenza di questi bolidi. A questo punto, è arrivato il momento di dare un’occhiata ai dati sulle velocità di punta che queste moto possono raggiungere, ed il dato vi sorprenderà e non poco.
Moto2, ecco quali sono le velocità che raggiungono
La Moto2 è una categoria molto importante, dal momento che è il trampolino di lancio finale dei giovani talenti. Per questo, le moto devono essere molto performanti per mettere seriamente alla prova i piloti, ed i dati sulle velocità che raggiungono sono spaventosi, soprattutto per via dell’evoluzione che c’è stata in questi anni.
I motori, come detto, sono forniti dalla Triumph, che ha fatto il proprio debutto nel 2019, ed è stato proprio quello l’anno dei record. Per la prima volta, infatti, sono stati superati i 300 km/h, toccando il massimo di 301,8 sul lungo rettilineo di Phillip Island. Dunque, anche la Moto2 è una classe che è in grado di sfondare questa barriera, mentre la Moto3 si ferma attorno ai 270 km/h.
Va detto che, rispetto alla MotoGP, ci sono delle differenze significative in tanti aspetti. Prima di tutto, la Moto2 è quasi un monomarca, dal momento che i telai in pista sono quasi tutti forniti dalla Kalex, che ora deve vedersela spesso con la Boscoscuro, che ha già ottenuto alcune vittorie.
Inoltre, come accade tra F1 ed F2, c’è molta meno aerodinamica, le moto sono molto semplici per cercare di esaltare al massimo il talento dei piloti. Solo con mezzi tecnici simili si può vedere la stoffa del campione, ed è proprio questo lo scopo delle categorie propedeutiche. L’evoluzione che il mondo delle due ruote sta subendo in questi anni è davvero clamorosa, ma vista la crescita dei telai MotoGP, la forbice con le altre classi rischia di aprirsi ed anche di parecchio.