La conferma è venuta da un comunicato stampa, che ha stoppato le voci di un passaggio di categoria (ora che, a dire il vero, di manubri liberi non ne sono rimasti molti) dopo che si è a lungo parlato di un suo approdo al team Honda di Fausto Gresini, dove Iannone avrebbe potuto e dovuto raccogliere il testimone lasciato da Marco Simoncelli.
Hanno vinto ragioni di sponsor, con l’ingaggio di Alvaro Bautista, ma anche di testa, con Iannone che dopo aver bissato il terzo posto nella classifica mondiale (risultato ottenuto anche nel 2010) vuole dimostrare prima di tutto a se stesso di saper vincere in Moto2.
“È stata sicuramente una scelta difficile. C’era la possibilità di un passaggio in MotoGP, ma nell’ultimo fine settimana valenciano si è venuta a creare una nuova opportunità che ha subito attirato la mia attenzione. Ho riflettuto a lungo sul da farsi e alla fine sono contento della decisione presa”.