Oggi vi parleremo dei nomi di alcune moto, che risultano essere a volte anche piuttosto strani. Vediamo la vicenda nei dettagli.
Vi sarete sicuramente chiesti il perché i nomi delle moto, o almeno, della maggior parte di esse, risultino essere così strani e complicati, a differenza delle auto. A provare a vederci chiaro è stato il sito web “InMoto.it“, che ha riflettuto sull’ampio numero di numeri e lettere che compone le denominazioni dei vari modelli, scooter e ciclomotori compresi, ed a volte, anche per i clienti più affezionati e gli appassionati, è difficile ricordare tutti i veicoli che esistono.
Uno dei motivi è legati alla tradizione delle moto, visto che i primi modelli di successo, tra le due guerre mondiali, avevano già nomi composti da lettere e numeri. Tra gli esempi che ci vengono proposti, figura la splendida ed indimenticata Harley-Davidson 1.200 cc SV, con quest’ultima che è una cifra a due lettere, alla quale viene aggiunta la cilindrata. Tra quelle più amate dell’epoca rientrano anche la BMW R32 e la Moto Guzzi GT, o la GTV e la Sport 14.
Un cambiamento sui nomi delle moto ci fu dopo la fine della seconda guerra mondiale, con i nomi che, man mano, sembravano normalizzarsi, come nei casi delle Vespa, delle Lambretta, o del Fantic Caballero. Tuttavia, tanti noti brand rimasero fedeli alla tradizione, continuando a produrre modelli marchiati da lettere e numeri nei loro nomi, come nel caso di alcuni costruttori tedeschi o della mitica Harley-Davidson.
In seguito, a portare al vertice i nomi alfanumerici fu il marchio Honda, con il modello CB750 Four, vale a dire la moto che rinforzò la tradizione di queste curiose denominazione. Inoltre, si trattò di un modello in grado di rivoluzionare in tutto e per tutto il mercato delle due ruote, ottenendo un successo planetario. Questo fu il motivo principale dell’alternanza tra numeri e lettere che troviamo in quasi tutti i modelli presenti oggi sul mercato, con modifiche più o meno importanti che sono avvenute nel corso del tempo.
Dunque, potremmo concludere che il merito di queste sigle così complesse sia di una Honda di gran successo e di quanto ci è arrivato dalle tradizioni del passato, e sono davvero poche le moto che hanno un nome semplice e privo dell’alternanza tra numeri e lettere. Ed ormai è il caso di dire che ci siamo abituati.