John Williams è il preparatore e il proprietario di una magnifica
special che ha come base di partenza una
Moto Guzzi con telaio
Tonti d’annata già di suo veramente bella. La
moto special che ne deriva, denominata semplicemente
Cafè Racer, non è però da meno visto lo
stile decisamente classico ma allo stesso tempo un po’cattivo su cui è impostata.
Per la sua
moto special, Williams ha deciso di utilizzare propulsore e telaio che derivano dalla serie
Le Mans: in particolare il
motore è un 1000 cc proveniente dalla
sportiva LM1000S, mentre il
telaio a doppia culla è quello delle
Le Mans II 850, di qualche anno anteriore rispetto al propulsore stesso.
L’
avantreno presenta invece una
forcella Paioli a steli rovesciati con diametro di 41 mm proveniente da una
Laverda 750 S (o forse da una
Ghost, in ogni caso da una delle ultime serie della
casa) e un
disco da 320 mm con pinze assiali
Brembo mentre al posteriore ci sono due
ammortizzatori YSS.
Da segnalare anche il
cambio, dotato di ingranaggi modificati e più leggeri, e gli
scarichi a cono e contro cono: entrambi questi elementi sono verniciati in nero, come del resto il
basamento e i
gruppi termici. Telaio,
forcellone e
sovrastrutture sono invece in grigio: i primi due elementi hanno una tonalità più chiara, mentre le sovrastrutture sono più scure. Cerchi a raggi con canale anodizzato nero,
codino monoposto che richiama la prima serie della
Ducati SS,
serbatoio lungo e stretto e
strumentazione minimale (contachilometri e tachimetro) completano questa
Moto Guzzi che non passa davvero inosservata e che oserei definire per molti aspetti migliore anche della
V7 Cafè Racer.