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Moto special: Dirt-Rad, non solo off road


Radical Ducati, prestigiosa realtà iberica del tuning di cui sono titolari Pepo Rosell e Reyes Ramon, ha abbandonato per la prima volta il suo amatissimo motore desmodromico per preparare una special che ha come base una Yamaha XT 600 del 1989, motocicletta off road che, per sfortuna della casa di Iwata, non ha raccolto quei consensi che il costruttore stesso auspicava per una due ruote che pure ha visto la luce in un momento molto favorevole dal punto di vista del mercato.

La nuova moto special prende il nome di Dirt-Rad e si caratterizza per un motore in cui sono state inserite nuove teste e per un telaio tagliato rispetto a quello originale e poi collegato alle forcelle di una FZR 600; anche l’impianto di scarico é stato rivisto ed ora sono presenti terminali Spark GP Megaphone
 
La due ruote presenta inoltre cerchi da 18”, sui quali sono montati gli ottimi pneumatici Pirelli Scorpion, e due chicche di derivazione Ducati (a cui i tuner spagnoli non hanno proprio saputo rinunciare), ovvero il serbatoio (proveniente da una Ducati 250 del 1970) e l’impianto frenante (preso pari pari da quello di Ducati S4RS9). 
 
Tra gli altri accessori per motociclette degni di nota, infine, sono da segnalare la bella sella Pursang Bultaco, il faro Punch in puro stile minimoto, i vari componenti Rizoma (sempre molto esclusivi) e soprattutto i parafanghi completamente artigianali (quello anteriore è fatto in alluminio, mentre posteriormente si è scelto di utilizzare il carbonio). 
 
La moto sarà presentata al pubblico in occasione della seconda edizione di Metamofosis Masiva, mostra-concorso dedicata alle moto monocilindriche realizzate all’insegna del minimalismo più spinto, e di certo non le mancheranno gli ammiratori, anche perché la sensazione è quella che questo esperimento su una moto giapponese possa veramente essere, per i bravi tuner spagnoli, più unico che raro (anche considerando il nome che hanno scelto per il loro atelier).