Conosciamo molto bene, davvero molto bene la Honda. Un marchio storico e a dir poco straordinario, che ancora una volta accontenta tutti.
E’ difficile stilare una classifica motociclistica adeguata, sia dal punto di vista storico che attuale. Ma di sicuro, Honda sarebbe assolutamente fra i primi posti assoluti. Il costruttore nipponico, con il tempo, è diventato un vero e proprio colosso delle due ruote. Per far capire le capacità dell’azienda, è avanzatissima pure nel mondo dell’automobilismo e della robotica.
Insomma, non un brand come gli altri. Ecco perché ancora oggi sono tantissimi a fidarsi ciecamente del marchio giapponese più famoso e rinomato in tutto il mondo. Anche con questa nuova realizzazione, che certamente saprà accontentare la maggior parte dei clienti; stiamo parlando di un modello davvero di difficile localizzazione.
Moto e scooter. Entrambi dotati di due ruote e appartenenti al mercato motociclistico, ma decisamente di due poli opposti. E a dirlo sono le loro caratteristiche estetiche, tecniche e meccaniche. A partire dall’assetto; poi viene il numero di ruote, fisso a due per una moto e variabile a tre – seppur raramente – per uno scooter.
Anche il peso è un elemento molto importante quando parliamo di differenze. Uno scooter è considerato un veicolo leggero. Un amotocicletta detiene un motore più grande (e più potente). Anche se, anche in questo caso, non sempre le cose stanno così. Esistono infatti scooter con motori più grandi. Impossibile poi non notare le differenze stilistiche. Certo, in molti casi uno scooter è meno piacente di una moto.
Ma questo perché solitamente ha il chiaro obiettivo di donare affidabilità e continuità di rendimento – anche per lunghi viaggi – al suo compratore. Mentre, una motocicletta vera e propria, punta a tanti altri dettagli come le prestazioni, la fluidità di guida e anche un certo aspetto estetico di non poco conto. Oggi però vedremo un veicolo a due ruote che vuole tentare di accontentare sia motociclisti che…’scooteristi’.
Honda si è messa all’opera con il chiaro obiettivo di sfidare il mitico T-MAX di Yamaha, ma anche di accontentare una larga platea di clienti, da quelli amanti delle moto e delle prestazioni a chi preferisce i lunghi viaggi su di uno scooter. Il che è il motivo principale per cui è difficile collocare in un particolare segmento questo mezzo tutto giapponese chiamato Forza 750.
Parlando in termini di prestazioni, il Forza è più potente del T-Max grazie ai suoi oltre 58 Cv di potenza massima. Il consumo dichiarato pare però meno soddisfacente: quasi 28 km/l ed un’autonomia di circa 370 chilometri.
Tuttavia, tale mezzo ha molte caratteristiche, quindi soffermarci solo su motore e consumo sarebbe superficiale; arriviamo così al cambio, che è a doppia frizione e con quattro mappature – Rain, Standard, Sport e l’ultima personalizzabile dal guidatore stesso – e in più, il motore può essere avviato senza bisogno di utilizzare la chiave.
Per quanto permane la guidabilità, la Honda si rivela solida e piacevole, con il propulsore mai aggressivo e perfettamente abbinato al cambio. Le sospensioni tengono sempre le ruote a contatto con il suolo. Il parabrezza, in special modo per chi supera il metro e novante, non è particolarmente proteggente. In più, non è regolabile. Il Forza si fa perdonare con un listino interessante composto da 125, 350 e 750.
Ma anche grazie ad una guida entusiasmante, un confort notevole ed uno stile difficilmente rintracciabile sul mercato delle due ruote. Tanto fa, fra le altre caratteristiche, il telaio tubolare in acciaio; ma anche la forcella rovesciata, il forcellone in alluminio e la sospensione posteriore.
Pure tenuta di strada e frenata non dleudono le aspettative. L’Honda Forza 750 costa oltre diecimila euro, che non sono affatto pochi. Ma per un mezzo capace di regalare lunghi tragitti con prestazioni comunque elevate per uno scooter, sono di certo ben spesi.