Il calo delle vendite di due ruote rispetto al 2010 si spiega innanzitutto con il venir meno degli incentivi statali, che invece l’anno scorso avevano sostenuto il mercato a partire dalla seconda metà di aprile. Quest’anno invece i potenziali consumatori possono contare solo sulle promozioni dei concessionari, evidentemente non sufficienti visto che si è registrata una contrazione globale del mercato pari al 15,1%, frutto del calo nelle immatricolazioni di scooter (-15,6%), motociclette (-14,2%) e ciclomotori (-22,5%).
Analizzando più da vicino il settore moto, si scopre poi che le due ruote di grossa cilindrata (sopra i 1000 cc) continuano a tenere, specie se appartenenti ai segmenti delle moto da turismo e delle moto custom, mentre, al calare della cubatura e passando a segmenti come le sportive, le supermotard, le naked e le enduro stradali, si notano solo cali, con l’unica eccezione dei motoveicoli con cilindrata compresa tra 300 e 500cc che fanno segnare dati positivi (+6,1).
Anche per quel che concerne i maxi scooter si può notare che le cilindrate preferite sono quelle comprese tra i 300 e 500 cc, seguite da quelle da 125 e dai veicoli compresi nella fascia 150-200 cc e infine da 250, segmenti tutti caratterizzati però da segni negativi.
Per il mese di maggio il confronto con il 2010 dovrebbe essere meno impietoso e si spera anche in una ripresa generalizzata del mercato che però, nonostante alcuni segnali positivi, appare difficile e comunque condizionata da fattori importanti come il prezzo dei prodotti petroliferi e delle assicurazioni.