Come sono notizie riguardo la sicurezza della circolazione stradale in Italia, in particolare per le moto: preoccupanti.
Le strade di Roma sono ormai leggenda, non solo per la loro storia millenaria, ma anche per la condizioni del loro asfalto. È noto a chiunque abbia attraversato le vie cittadine con due ruote, ma anche con quattro, che vi sono tratti in cui la sicurezza del mezzo è messa gravemente in discussione.
Nel resto d’Italia le cose vanno meglio? Vi sono organismi che a livello internazionale valutano la sicurezza delle strade, usando parametri che consentano dei confronti attraverso un’analisi approfondita del livello strutturale. I parametri presi in esame sono stato dell’asfalto, infrastrutture circostanti, prescrizione e obblighi presenti, flussi di traffico, velocità medie dei veicoli che transitano. I risultati sulle strade italiane studiate sono preoccupanti.
Le condizioni delle strade per i motociclisti in Italia
L’analisi è molto accurata e consente di mappare i tratti stradali in sezioni suddivise in 100 metri con tonalità diverse per indicare i livelli di sicurezza. Questo sistema di monitoraggio e analisi si chiama Star Rating ed è utilizzato anche in Italia. Questi studi in Italia sono finanziati dall’Aci e sviluppati insieme all’Anas.
Le prime mappature sulle strade italiane sono iniziate su alcuni tratti della regione Lazio: la SS148 da Roma ad Aprilia, la SS4 da Monterotondo ad Amatrice, un tratto dell’autostrada A1 e una della statale Aurelia. Poi le analisi si sono spostate in Lombardia sulle statali che uniscono Milano a Livigno, le SS36 e SS 38. Queste strade saranno interessate dai forti flussi di traffico per le Olimpiadi in programma a Milano e Cortina nel 2026.
Infine lo studio continua in Toscana con la SS67 tosco romagnola, che unisce Firenze con l’Appennino romagnolo. I risultati sono molto negativi per i motociclisti. I tratti di strada che raggiungono la sufficienza (nel sistema si analisi si adottano le stelle e la sufficienza si ottiene con tre) sono pochi e arrivano a malapena all’8%.
Una delle grandi problematiche emerse è la differenza tra la velocità di progetto, cioè la velocità che la strada può sostenere, e quella mantenuta dagli utenti della circolazione, quindi quella reale. La differenza tra le due velocità è notevole a tutto discapito della sicurezza, in particolare delle moto. La limitazione della velocità potrebbe aumentare la sicurezza dei tratti stradali e i problemi risolti rallentando il traffico.
La velocità di progetto migliorata e una riduzione della velocità consentita potrebbero rendere più sicure le strade, abbassando i livelli di pericolosità. Quindi non solo le condizioni del manto stradale o le dimensioni della carreggiata, fanno la differenza. Anche la velocità, su strade progettate per un traffico molto minore di quello attuale, ha un grande peso negli incidenti e nella circolazione.