Pessimo periodo per i proprietari di moto in Italia. Stangata in arrivo e alcune, in realtà, già in corso per tanti centauri nostrani: ecco tutto svelato
Non è un periodo semplice per i proprietari di moto in Italia. Questo 2023 ha visto consumarsi diverse stangate per chi possiede una due ruote nel nostro Paese e gli scenari non si prospettano certamente più rosei. I tanti rincari e i tanti aumenti, infatti, si preparano ad incombere anche nel corso del prossimo autunno. E per i centauri nostrani sarà un boccone davvero amaro da mandare giù.
Boccone amaro che ha avuto inizio con il rincaro assicurazioni registrato nel 2023. L’aumento di premi RC ha portato un innalzamento dei prezzi superiori al 3,3% (come lamentato dall’Associazione Italiana Periti Estimatori Danni). Un qualcosa che ha gravato sulle spalle di molti proprietari di moto in Italia, già alle prese con l’aumento del bollo. Le due ruote continuano a restare nel mirino delle Regioni e in alcuni territori può raggiungere prezzi urticanti da dover tributare. La speranza è tutta riposta nelle delibere di novembre e dicembre, ma nel frattempo molti motociclisti sono chiamati a stringere i denti.
Rincari su rincari, pessime notizie per chi possiede una moto in Italia
Denti stretti anche per quanto riguarda la questione benzina. L’aumento dei costi del carburante rappresenta già da questa estate una variabile impazzita per tanti centauri della Penisola, ora costretti a tremare nuovamente quando ci si avvicina alla pompa. Difficile capire se in autunno ci sarà una misura o una nuova contingenza a calmierare i prezzi della benzina. Nel mentre, cifre come 1.97€ a litro si registrano anche alla colonnina dedicata al self service. Un qualcosa che sta incidendo a partire da questi giorni di vacanza e che si prepara ad incidere ancora nel corso dell’autunno, in attesa di manovre adatte.
Sembrerebbe esserci tutto, ma a peggiorare gli sviluppi di questo 2023 per i motociclisti si aggiunge anche la questione multe. Gli autovelox sono sempre più rigidi e implacabili, spesso piazzati ad hoc per punire persino i centauri che superano velocità non certo spericolate. Intere amministrazioni fondano i propri guadagni su queste diaboliche macchinette e, purtroppo, non deve sorprendere se si viene sanzionati se beccati viaggiare a 75-80 km/h su una strada statale. E allora massima attenzione per strada, molto più di quella che solitamente è richiesta quando si va in sella alla nostra due ruote. Sono tempi duri, ma passeranno. Almeno si spera.
