Per il settore moto in Italia arrivano notizie fantastiche. Non c’è alcun dubbio, è accaduto davvero. I dettagli.
Il settore motociclistico è uno dei più rilevanti al mondo. Magari non quanto l’automobilismo, ma di fatto anche le due ruote sono legate ad un settore commerciale vasto e aperto ad un sacco di idee e di produttori.
E, ovviamente, di clienti. In Italia, fin dai primi anni del 1900, abbiamo sempre avuto una cultura grandiosa sotto il punto di vista delle motociclette. da Ducati a Piaggio fino ad MV Agusta e Aprilia. Tutti noi possiamo veramente essere orgogliosi dei marchi che hanno costruito progetti diventati a dir poco unici e indimenticabili.
E anche in futuro queste aziende vogliono fare altrettanto bene. In tal senso, è arrivata un’ufficialità veramente straordinaria. Italia e italiani possono essere veramente contenti di quanto raggiunto ultimamente. Non è una cosa poco e per tutti.
Moto, in Italia si festeggia: ecco perché
Il 2023 sta per terminare; è stato un anno importante per il motociclismo mondiale. E come ogni ‘stagione professionale’ che volge al termine, in attesa della prossima, è giusto pensare ai bilanci totali. Che, per la cronaca, sono davvero ottimi. Secondo i dati dell’ACEM (Associazione Europea dei Produttori di Moto), i primi nove mesi dell’anno sono stati molto positivi: da gennaio a settembre sono state registrate 873.985 unità immatricolate nei mercati europei più importanti. Parliamo dell’11,8% in più rispetto allo stesso periodo del 2022.
L’Italia in particolare può soltanto essere fiera di quanto ha ottenuto e conseguito in poco tempo, visto e considerato che si trova davanti a tutti nella classifica dei mercati con la crescita maggiore: 19,4% e 271.552 immatricolazioni. Seguono Spagna (13,4%), Germania (9,6%) e Francia (8,7%). In calo invece il Regno Unito. Antonio Perlot, segretario generale dell’ACEM, ha provato a spiegare questi dati dicendo che “la forte crescita del mercato europeo nei primi nove mesi del 2023 evidenzia l’interesse a lungo termine dei consumatori per le due ruote a motore, sia per gli spostamenti quotidiani che per il tempo libero”.
Questo dato tiene conto di soli 18 marchi motociclistici, quindi i dati delle immatricolazioni saranno prevedibilmente ancora migliori. In ogni caso, si tratta di una statistica che mette il 2023 su un piano totalmente superiore rispetto al 2022. Il mercato delle moto è tutto tranne che in salita. Questi risultati lo certificano ampiamente. Importante sarà non abbassare la guardia nei prossimi anni e continuare per questa strada. Ci riferiamo sopratutto all’Italia, che chiude l’annata alla grandissima.