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Saloni

Moto in Italia, l’ufficialità è un sogno per gli appassionati: i dettagli

Una situazione da sogno per coloro che vivono in Italia è amano le due ruote. L’opportunità che si presenta è da non perdere: tutti i dettagli dell’iniziativa.

Le vacanze natalizie concederanno più tempo per dedicarsi alle proprie passioni, quelle che generalmente sono rintanate in ritagli di tempo fra un impegno giornaliero e l’altro. Per gli amanti delle due ruote potrebbe non essere il momento ideale per andare in giro all’avventura, a causa delle basse temperature e delle condizioni atmosferiche poco rassicuranti, ma ciò non significa dover rinunciare ad immergersi in un’esperienza con i motori.

L’iniziativa che appassionerà gli amanti delle moto (ANSA) – nextmoto

Coloro che saranno disposti a recarsi a Pesaro, infatti, potrebbero fare visita a un museo appena inaugurato dedicato alle moto. Non qualsiasi, bensì 216 pezzi unici, facenti parte della collezione privata dell’ex storico pilota MotoBI e imprenditore, scomparso di recente a 79 anni, ovvero Luciano Battisti.

Pezzi pregiati sia da corsa che di serie, raccolti nello stesso salone con dovizia di descrizione, proprio come avrebbe desiderato lui, che ne aveva parlato al Moto Club Tonino Benelli di Pesaro. Purtroppo la prematura scomparsa non gli ha permesso di veder realizzato il grande sogno, ma la moglie Graziella e il nipote Enrico si sono adoperati instancabilmente per farne una realtà e consentire agli appassionati di goderne, con gli stessi occhi appassionati che avrebbe avuto Luciano Battisti.

Moto da corsa e di serie: 216 modelli unici dell’ex pilota esposti in un museo

I modelli esposti sono dei veri e propri capolavori, come racconta ‘La Gazzetta dello Sport’, attraverso i quali si possono ripercorrere varie tappe della storia del motociclismo, partendo dalle origini. Ad esempio, vi sono alcune Benelli da 4 cilindri 350 e 500 risalenti a inizio anni ’70, quando vi gareggiavano Renzo Pasolini, Silvio Grassetti, Mike Hailwood, Jarno Saarinen. Vi sono anche le Yamaha 250 e 500 di Luca Cadalora ed Eddie Lawson, del decennio successivo. Pezzi intrisi di frammenti memorabili, infatti lo stesso Battisi disdegnava misurazioni economiche circa le vetture: “Non so quanto valgano, per me è una questione affettiva”.

La collezione privata di Luciano Battisti diventa un museo di moto (YouTube) – nextmoto

Con le sue due ruote, l’imprenditore pesarese si era molto prodigato sia in Italia che all’estero attraverso la sua Fondazione nel portare avanti il progetto del museo. Il primo passo è stato catalogare, poi immaginare una linea del tempo per ciascuna vettura, fino a trovare spazio in un capannone di oltre 2000 metri quadrati a Villa Fastiggi, fuori Pesaro. Per l’ex pilota la Benelli e la MotoBI sono una scuola di valori e professionalità da preservare e tale museo ne è il modo più efficace.