Una storia che lascia l’amaro in bocca: il modello più amato dai fans di Yamaha? Se ne va in pensione senza un’erede, almeno in strada.
Non è mai bello quando uno storico modello di motocicletta lascia per l’ultima volta le linee produttive. Soprattutto se stiamo parlando di una superbike che ha reso il marchio che l’ha costruita leggendario nel mondo del motorsport quanto sul mercato civile, tramite intere generazioni di modelli che hanno cambiato radicalmente il modo in cui si va in moto oggi.
In questi giorni, ha preso corpo una delle eventualità più temute dai fans di Yamaha, marchio specializzato nella costruzione di superbike che hanno corso anche in SBK e MotoGP – ne sa qualcosa Valentino Rossi! – e che ha dovuto dare l’addio alla Yamaha R1, un suo modello storico uscito addirittura nel 1998 e divenuto rapidamente una leggenda su ruote.
La due ruote introdotta originariamente con motore 750 cc di cilindrata è rapidamente diventata una delle 1.000 cc più apprezzate al mondo, aggiornandosi costantemente negli anni con l’ottava generazione del 2017 – uscita qualche anno prima ma qui parliamo dell’ultimo aggiornamento rilasciato – in grado di sviluppare una potenza di 200 cavalli per 199 chilogrammi di peso, praticamente un rapporto di potenza di un cavallo per chilogrammo, roba da prendere il volo!
Yamaha, tragedia per gli appassionati
La R1 è uno di quei modelli che potrebbero teoricamente durare in eterno se il marchio ha voglia di continuare ad aggiornarla, come la Kawasaki Ninja o la Ducati Desmosedici e in effetti, non è colpa del marchio se il modello non verrà più costruito ma tutto è dovuto alle stringenti normative europee in merito all’inquinamento. Infatti, il brand si è trovato di fronte ad un aut-aut davanti a cui non ha avuto scelta.
Troppo costoso, per Yamaha, riprogettare completamente una nona generazione del modello con un motore in grado di far fronte alle normative Euro 5+ per l’inquinamento, considerando poi che entro il 2035 anche le motociclette rischiano di poter circolare ed essere vendute soltanto se dotate di motore a zero emissioni. La speranza nostra e dei fans quindi è che il brand progetti un’erede completamente elettrica della motocicletta il prima possibile.
Il marchio insomma non ha avuto molta scelta ed ha dovuto abbandonare il modello. Avete ancora un anno, comunque, per comprarla dato che lo stop ufficiale alla produzione è previsto per il 2025. Non solo: la versione da gara che ben figura nel campionato di SBK continuerà ad essere prodotta in una variante destinata alla sola pista, un modo per tenere vivo il modello per qualche altro anno. Perlomeno, c’è questa consolazione.