Un banale dettaglio potrebbe metterti nei guai con le forze dell’ordine, costando anche il sequestro della tua motocicletta oltre ad una pesante multa…
La motocicletta non è certo esente dalle rigide regole del Codice della Strada che vincolano il proprietario del mezzo a seguire e rispettare determinati postulati, se non vuole perdere soldi in multe, punti sulla patente o nel caso peggiore la sua motocicletta o il suo scooter che potrebbero essere oggetto di un bel sequestro posto in essere dalle autorità. Un ottimo motivo per stare molto attenti a come si tiene la propria due ruote.
I centauri italiani, come tutti gli altri utenti della strada del resto, devono rispettare una serie di regole: tra quelle più vincolanti troviamo sicuramente quelle legate agli accessori della propria motocicletta. I componenti delle moto devono essere omologati, registrati e seguire e rispettare certe regole che sono scritte nero su bianco e molto chiare, così da non creare confusione nei motociclisti che devono applicarle.
Uno dei componenti che è soggetto al maggior numero di limitazioni anche per effetto delle normative europee imposte dall’Unione Europea è lo scarico. Non può infatti essere troppo rumoroso, deve essere certificato e forse, in futuro, come per le automobili dal 2035 non esisterà proprio più perché le due ruote saranno completamente elettriche. Ma per ora, badate solo a questo dettaglio.
Attenzione al dettaglio
Gli scarichi delle motociclette sono oggetto di grande attenzione da chi mette in scena i controlli, intanto perchè capita che quelli montati su moto acquistate da nuove siano modificati e che non sempre le modifiche siano omologate come prevede la circolare ministeriale numero DCIVB/03 del 24/11/1997, secondo poi perchè molti centauri hanno l’abitudine di rimuovere il Decibel Killer, uno strumento che riduce il rumore della moto nelle aree abitate.
Potete consultare un meccanico o cercare online il numero di serie del componente per sapere se lo scarico della vostra moto, magari se l’avete comprata da usata da un privato e non vi fidate, è omologato. Il rischio per chi non dovesse essere in regola può arrivare al sequestro del mezzo. Gli Articoli 71, 72 e 78 regolano le sanzioni per uno scarico non certificato di omologazione, ricordate a proposito questo documento quando circolate, che può essere rilasciato dal produttore.
La sanzione parte dagli 84 Euro ma nel caso di una marmitta che scarica troppo CO2 nell’atmosfera, si può arrivare a ben 1.430 o addirittura al sequestro della moto in caso di recidiva. Un motivo in più per stare in campana ed assicurarsi che tutti i componenti della motocicletta siano a norma prima di fare brutti incontri!