Coloro che sono in possesso di una motocicletta, in Italia, dovranno fare molta attenzione al cambiamento che si avvicenda: come ogni legge, non sarà ammessa ignoranza.
L’evoluzione tecnologica che riguarda le vetture è volta a fare in modo che i sistemi di sicurezza siano sempre maggiori, per garantire comfort e sopratutto ridurre al minimo ogni tipo di rischio. Perciò anche per le motociclette, in attesa dell’arrivo del 2024, sono previsti dei ritocchi alla sensoristica di bordo. In giro comincia a diffondersi il termine “Euro5+” e comincia a entrare già nel gergo comune, giacché manca davvero poco a gennaio e bisogna adattarsi alle novità.
Lo standard di omologazione ‘Euro5+‘ entrerà in vigore praticamente fra due mesi, sebbene sarà ancora possibile commercializzare ‘Euro5‘ di fine serie per tutto il corso del prossimo anno. Gli aggiornamenti previsti riguarderanno, ad esempio, una nuova fase della diagnostica di bordo, la cosiddetta OBD 2, la quale è integrata soltanto in parte nelle omologazioni attuali che riguardano le moto.
Vi saranno dei test di durabilità delle emissioni del motore decisamente più severi. Non si baseranno – e questa è una novità – sui calcoli puramente matematici, bensì su una corrispondenza più concreta e vicina alla realtà. Quindi si prenderà in esame il ciclo ci uso su strada e pista, ma non sono previsti invece test di riduzione del rumore. Tuttavia, la vera particolarità riguarderà la diagnostica di bordo.
EURO5+, le novità per le motociclette in Italia da gennaio 2024
Quando ci riferiamo a diagnostica di bordo, con ‘Euro5+’ si arriverà a monitorare la vettura a due ruote attraverso l’installazione di sensori a valle e monte del catalizzatore. Questi sono in grado, comunicando, di calcolare il livello reale delle emissioni nocive per l’ambiente. Al contempo, consentirà di monitorare la presenza di anomalie nei gas di scarico. Come? Si accenderà una spia luminosa sul cruscotto e sarà l’avviso da tenere in considerazione. Qualora dovesse apparire, il malfunzionamento sarà gestito direttamente presso un centro assistenza o una comune officina.
Per le motociclette dalla grossa cubatura, secondo gli esperti, e già omologate a ‘Euro5‘ non ci saranno problemi per questo ulteriore step. Sarà superato con successo. Gli scooter, che in linea di massima sono provvisti di impianti di scarico di minori dimensioni, potrebbero riscontrare delle difficoltà con i parametri di ‘Euro5+‘. Infine, da gennaio 2024 bisognerà fare attenzione ai limiti ‘Euro5‘ relativi alle nuove omologazioni di moto enduro/trial. Le enduro/trial fino al dicembre del prossimo anno potranno essere immatricolate come ‘Euro4‘, dopodiché non sarà più possibile a meno di deroghe di fine serie.