Una scrambler Moto Guzzi da sogno con pochissimi soldi: molti meno di quanto costano le principali rivali cinesi. Ecco una moto che ha fatto centro
Si parla tanto di moto cinesi e in effetti i loro prezzi possono essere davvero competitivi, più di un marchio europeo si è trovato ad avere grossi grattacapi a causa di una concorrenza che riesce a sposare in modo sorprendente prezzi competitivi e qualità.
Ma cosa dire quando la stessa cosa, lo stesso livello di prezzi contenuto, coesistono con il fascino di un marchio leggendario come Moto Guzzi? Quando il risparmio profuma della storia e della passione che solo il marchio di Mandello può vantare? La moto che vi raccontiamo è la storia incredibile di come tutto questo possa diventare possibile.
La ricetta per una scrambler a prezzo bassissimo
La Moto Guzzi V7 è come un buon vino: migliora col tempo. Nata nel 2008, è diventata la moto più azzeccata del marchio negli ultimi vent’anni. Versatile, bella da vedere, facile da guidare. Quello che non sapevamo è che si può trasformare in una scrambler con pochi euro.

L’idea è venuta a un ragazzo portoghese. Ha preso una V7 di prima serie e l’ha rivoluzionata senza progetti complicati o attrezzi speciali. Solo un po’ di fantasia e voglia di sporcarsi le mani.
Il segreto sta nelle piccole cose. Prima di tutto, via il vecchio scarico. Al suo posto, un terminale rialzato avvolto nel nastro termico. Sembra uscito da un rally africano degli anni ’80.
Il manubrio è più alto e largo dell’originale, quindi perfetto per guidare in piedi quando l’asfalto finisce. I fari sono nuovi, il parafango anteriore è sparito. Quello posteriore è stato sostituito con uno in alluminio che non teme il fango.
Le gomme sono il tocco finale: tassellate Continental, pronte a mordere lo sterrato. E per non farsi mancare nulla, una bella verniciatura nera con loghi Guzzi vintage sul serbatoio.
Facendo due conti il totale della trasformazione non dovrebbe superare i 2.000 euro. Aggiungeteli al costo di una V7 usata (circa 3.000 euro) e avete una scrambler nuova di zecca per meno di 5.000 euro.
È una storia che fa riflettere. Mentre le case motociclistiche si scervellano per creare modelli sempre più costosi, c’è chi riesce a fare magie con poco tornando all’essenza della passione a due ruote.
Chissà che questa idea non arrivi fino a Mandello del Lario. I progettisti Guzzi potrebbero prendere spunto. Una V7 scrambler economica potrebbe essere un progetto da tentare: in un mercato invaso da moto cinesi a basso costo, una scrambler italiana accessibile a tutti sarebbe una mossa vincente.
La forza della Moto Guzzi è sempre stata questa: moto semplici, robuste, facili da modificare. Perché non tentare?