Brutte notizie per chi ama la libertà delle due ruote: arrivano sanzioni pesantissime per chi sgarra con il casco.
Il vento tra i capelli durante una corsa in moto. Un’immagine romantica che appartiene ormai al passato, almeno per chi non vuole rischiare conseguenze serie. Le nuove regole del Codice della Strada non fanno sconti a nessuno.
E questa volta il legislatore ha deciso di colpire duro, molto più di prima, introducendo una serie di sanzioni che faranno riflettere anche i più spavaldi. Non si tratta più di una semplice multa da pagare e via, ma di un sistema pensato per mettere davvero in difficoltà chi non rispetta le regole.
Giro di vite sulle infrazioni
La stretta è seria come non mai. Partiamo dalle multe: chi viene beccato senza casco dovrà mettere mano al portafogli per cifre che vanno dagli 83 ai 333 euro. Ma i soldi sono solo l’inizio dei guai. Il mezzo viene fermato per due mesi, come se non bastasse ti tolgono 5 punti dalla patente. E qui arriva la vera mazzata: la sospensione immediata della patente.
Come funziona? Un po’ come un semaforo che diventa sempre più rosso man mano che accumuli infrazioni. Se hai tra 10 e 19 punti sulla patente, ti tocca una settimana di stop. Con meno di 10 punti lo stop raddoppia a due settimane. E non pensare di cavartela se porti qualcuno sul sellino posteriore senza casco: la responsabilità ricade sempre sul guidatore.
La novità non riguarda solo il casco. Il legislatore ha individuato 23 comportamenti particolarmente pericolosi che meritano lo stesso trattamento. Dalla guida col telefonino alla mancata precedenza, dal passaggio col rosso fino alla distanza di sicurezza non rispettata. Una vera e propria rivoluzione che cambierà il modo di stare in strada.
Certo, come tutte le novità, anche questa ha i suoi punti interrogativi. Gli agenti dovranno avere accesso immediato ai database per verificare i punti patente di chi fermano. Non sarà possibile applicare la sospensione breve con le multe degli autovelox o delle telecamere, serve l’identificazione diretta del guidatore. Un sistema complesso che richiederà tempo per andare a regime.
Ma il messaggio è chiaro: la sicurezza stradale diventa priorità assoluta. Come un padre severo che stringe le regole per il bene dei figli, il nuovo Codice della Strada non fa sconti. Le due ruote restano sinonimo di libertà, ma di una libertà responsabile, che non mette a rischio la vita propria e altrui.
La strada è di tutti e le regole servono a proteggerci. Il casco non è un optional fastidioso ma un alleato prezioso. E ora chi pensa di poterne fare a meno dovrà fare i conti con conseguenze molto più pesanti di prima. Una rivoluzione necessaria per chi crede che la sicurezza stradale non sia un optional.