Questo divieto imposto a centauri e proprietari di motorini costituisce un pericoloso precedente: tutti i guidatori di mezzi a due ruote sono in rivolta.
Negli ultimi anni, soprattutto a causa delle stringenti normative europee sulla circolazione di veicoli più inquinanti, automobilisti e motociclisti stanno vedendo sempre più ristretta la loro libertà di muoversi con i veicoli che possiedono. In alcuni paesi europei però sta succedendo qualcosa di ancora più preoccupante per chi utilizza determinati mezzi di trasporto.
Parlando proprio di due ruote, diverse città europee hanno cominciato a bandire i monopattini elettrici in leasing per varie ragioni tra cui, prima tra tutte, la sicurezza stradale che molti utenti purtroppo compromettono con i loro comportamenti. E se fossero i motociclisti i prossimi utenti della strada a subire limitazioni di questo tipo? In un caso, è già successo, scatenando la rabbia dei diretti interessati.
Immaginate per esempio di non poter più effettuare una scampagnata o un giro in moto in compagnia dei vostri amici, un’attività che soprattutto chi abita in una città vicina al mare o alla montagna può intraprendere per portare la propria due ruote su strade panoramiche bellissime. In una località tutto ciò non si può più fare: le polemiche non hanno tardato ad alzarsi, da centauri ed altri utenti della strada.
Basta raduni di moto: i residenti hanno protestato troppo
Se questo scenario vi sembra un incubo non dovreste recarvi a Newcastle-under-Lyme in Inghilterra. Questo centro abitato di oltre 75mila abitanti situato nella Contea dello Staffordshire è infatti il primo comune europeo – a nostra memoria – dove vige un regolamento che impedisce a due o più motociclisti di radunarsi per percorrere assieme le strade della città.
I residenti hanno protestato con l’amministrazione comunale riguardo i molti turisti che si recano nell’area a bordo di gruppi di automobili o motociclette. Tra l’altro, nemmeno due giorni fa nel comune c’è stato un grave incidente stradale che ha coinvolto una residente. La quiete pubblica, secondo l’amministrazione, sarebbe minata da questi continui via-vai di centauri e guidatori che ha spinto a provvedimenti estremi. Da qui, il divieto di circolare in gruppo in moto, pena, una multa.
Inutile dire che i centauri sono già insorti verso questa normativa che costituisce un pericoloso precedente. Sicuramente, la quiete degli abitanti di questi paesi che sono spesso meta o punto di passaggio per i viaggi di molti centauri va tutelata ma è davvero questa la soluzione migliore? Non possiamo non chiederci se questo provvedimento verrà replicato in futuro anche in altri paesi come il nostro.