Allarme acquisti per moto e scooter: le pratiche disoneste sono molte e possono costare un sacco di soldi
Dietro un annuncio allettante può nascondersi una fregatura e prima di scoprire dove si annidano le insidie, meglio non abbassare la guardia, perché il mercato delle moto usate offre occasioni ma anche trappole ben camuffate. Come venirne fuori? Un po’ di attenzione ad alcuni dettagli è sicuramente un ottimo punto di partenza.
Partiamo dai fondamentali: conviene sempre puntare su una moto che si trova vicino a casa, così si può chiedere al venditore di farla vedere a un meccanico di fiducia, e se chi vende storce il naso, avremo già capito che qualcosa non torna.
L’allarme cresce: meglio fare attenzione
Partiamo dall’estetica: una moto pulita non basta a raccontare tutta la storia; la catena, ad esempio, non mente: se è sporca o arrugginita, la manutenzione è stata fatta in fretta o trascurata, mentre le plastiche scolorite fanno sorgere dubbi quando il proprietario assicura che il mezzo è sempre rimasto in garage.

I segni sulla carrozzeria possono essere normali, ma ammaccature o leve rovinate fanno pensare a cadute più serie, mentre riverniciature parziali spesso nascondono danni sotto la superficie.
Il trittico catena, corona e pignone è invece un buon indicatore dei chilometri reali, perché se i denti sono consumati e la catena ha troppo gioco, il chilometraggio dichiarato non convince; questo gruppo, di solito, si cambia ogni 30-35 mila chilometri, quindi se l’usura è eccessiva, meglio alzare le antenne.
Un’occhiata ai paraoli di forcella e al mono posteriore serve a capire se ci sono trafilaggi d’olio; qualche pompata alle sospensioni può svelare perdite nascoste, e se la moto dorme in garage, una macchia per terra racconta più di tante parole; anche la batteria merita attenzione: niente fuoriuscite di acido, morsetti puliti, nessuna infiorescenza bianca.
Le pastiglie dei freni devono essere consumate in modo omogeneo, perché se sono troppo usurate o i dischi hanno rigature, la manutenzione è stata trascurata; cambiare i dischi costa molto più che sostituire le pastiglie, e le gomme dicono molto su come è stata usata la moto: spalle stondate segnalano una guida sportiva, gomme squadrate al centro fanno pensare a una sostituzione imminente; i cerchi devono essere integri, senza segni o scheggiature.
La documentazione è la base di tutto: il libretto deve essere in regola, le revisioni fatte nei tempi giusti, troppi proprietari in pochi anni non sono un buon segno, e un libretto dei tagliandi compilato è sempre una buona notizia; attenzione anche alle parti after market, che devono essere omologate e accompagnate dalla giusta documentazione.
Ricordiamo infine la garanzia, che servirà se qualcosa va male: il concessionario ha l’obbligo di garantire il veicolo per almeno un anno.