Richiamo urgente per alcune moto difettose. Ecco i modelli incriminati a cui fare attenzione.
Non tutte le ciambelle riescono con il buco e a volte anche i migliori costruttori sbagliano. Lo sa bene la Casa di cui andremo a parlare, nota a livello internazionale e dalla grande tradizione e qualità che, all’improvviso, si è trovata a dover ritirare alcuni dei suoi modelli più in vista per delle défaillance tecniche. Una vera disdetta per i proprietari, ma altresì un segnale positivo di trasparenza da parte del marchio.
Riconoscere di aver compiuto un errore è sinonimo di serietà dell’azienda e allo stesso tempo di curva verso il cliente, non visto solamente come un tramite per fare introiti. Stando ai dati forniti dalla FEMA, ovvero la Federation of Motorcyclist’s Association, e dagli elenchi del Safety Gate della Commissione Europea, anche nel 2024 le chiamate agli utenti sono state numerose, alcune riguardanti problematiche di poco conto, altre più gravi, ma in ogni caso utili per evitare guai sul fronte della sicurezza.
Recentemente anche un colosso come Triumph ha dovuto cospargersi il capo di cenere e far tornare in fabbrica le Trident 660 e le Tiger Sport 660 realizzate tra il 19 aprile e il primo giugno 2022. La ragione? La filettatura lavorata in maniera poco consona e i cappucci della forcella che si staccano dal fodero. Un difetto pericoloso in quanto può influenzare negativamente la maneggevolezza e il controllo del mezzo.
Sulle Speed Triple RS e le Speed Triple RR realizzate tra il 12 settembre 2020 e il 6 marzo 2024 è stato il propulsore a destare preoccupazioni in quanto tende a surriscaldarsi e di conseguenza a limitare la prestazione della ventola del radiatore. A ciò si aggiunge il fatto che una minor efficienza del raffreddamento porta a possibili perdite di liquido refrigerante. Una problematica specifica ha invece interessato le Bonneville T100 e T120, così come la Scrambler 900, la Street Twin e la Speed Twin 900.
A fronte del maggior numero di modelli la forbice produttiva ha coperto un periodo più ampio dal 24 aprile 2020 al 4 dicembre 2023. In questo caso si è verificata una certa suscettibilità alle elevate temperature esterne, come all’alto carico di corrente e tensione che possono provocare la formazione di un ponte nel cablaggio tra l’alternatore e il connettore, quest’ultimo, nel frangente del superamento della capacità termica può deformarsi e andare in cortocircuito.