Prezzo low cost e ricca di dotazioni. Ecco perché questa moto super abbordabile viene snobbata da tutti i centauri.
Chi lo ha detto che il low cost è garanzia di vendite? La moto di cui parleremo prova proprio il contrario. Non sempre i modelli sul mercato ad un prezzo accattivante fanno incetta di immatricolazioni e lo stesso vale per quelli più accessoriati. Forse complice una scarsa comunicazione da parte del costruttore si perdono nell’anonimato esemplari che invece meriterebbero di essere trattati diversamente per la qualità che offrono.
Nel nostro caso il riferimento è ad un gioellino a dir poco versatile e che ben si adatta ad ogni fondo. Molto precisa nei cambi di direzione, ha dalla sua un motore bicilindrico che sa comportarsi bene a tutti i regimi, ma soprattutto ai medi e riesce ad incontrare le esigenze anche dei palati più fini grazie ad una proposta interessante in termini di tecnologia, oltre a presentare caratteristiche da endurance.
Legata a Benelli facendo parte dello stesso Gruppo commerciale Quianjiang, QJ Motor è stata a lungo appannaggio soltanto della clientela del Paese del Dragone, ma dopo il debutto al Salone di Rho Fiera di due anni fa le cose sono cambiate e ora anche il pubblico europeo può acquistare le sue moto note, appunto, per il giusto equilibrio tra prezzo e valore del prodotto offerto. Ideale per muoversi in qualsiasi contesto la SRT 800 X da 754 cm3 riesce a scaricare sull’asfalto fino a 76 cv e 67 Nm di coppia massima.
Provvista di cambio a sei marce e frizione multidisco in bagno d’olio, monta fari LED moderni e un impianto frenante con doppio disco anteriore da 320 mm e pinze Brembo ad attacco radiale, mentre dietro abbiamo un monodisco da 260 mm. Chi ha voglia di macinare parecchi chilometri in sella non deve preoccuparsi perché il serbatoio da 18,5 litri diminuisce il rischio di soste frequenti per rifornire. Attenzione al peso, però, i suoi 256 kg potrebbero rivelarsi problematici per chi è agli inizi come motociclista.
Per quanto concerne la connettività e la parte tecnologica, il cruscotto è costituto da un display a sfioramento da 7 pollici con sensore di luminosità e Bluetooth. Sul fronte ciclistica, invece, il telaio è in tubi d’acciaio con forcellone in alluminio, forcella a steli rovesciati Marzocchi e monoammortizzatore regolabile nel precarico. La somma da sborsare? 9.760 euro.