Nuove carte appena scoperta svelano le strategie BMW: si tratta di un cambio di direzione che lascerà molti senza parole
Nel mondo dei motori non tutte le novità sono uguali. Ci sono marchi fondati sull’emozione del gadget e della novità a tutti i costi. Ma quando a cambiare è un marchio solido, verrebbe quasi da dire conservatore, una leggenda iconica delle due ruote, come BMW, allora le orecchie si drizzano e bisogna prepararsi a qualcosa di davvero importante.
Oggi alcune carte parlano proprio di questo. E grazie a documenti trapelati dall’EPA americana, l’agenzia che omologa i veicoli negli Stati Uniti, possiamo anticipare i piani di BMW Motorrad per il 2026. La casa bavarese sembra intenzionata a rinnovare profondamente la sua gamma
Tecnologia e design si rinnovano
Al centro di questo cambiamento c’è l’ultimo dei grandi motori BMW: il boxer 1300. Oggi è montato esclusivamente sulla R 1300 GS, presto troverà la sua strada su altri tre modelli strategici. Una notizia che smuove veramente le acque.

I documenti di omologazione non lasciano spazio a dubbi: il potente propulsore da 145 CV e 149 Nm di coppia troverà posto anche sulla R 1300 R, sulla sportiva R 1300 RS e sulla turistica R 1300 RT. Una scelta che conferma la volontà di BMW di puntare su questo nuovo propulsore, capace di coniugare prestazioni elevate con l’inconfondibile carattere del boxer.
Le novità non si fermano al motore. La naked R 1300 R e la carenata RS abbandoneranno la caratteristica sospensione anteriore Telelever, marchio di fabbrica delle BMW boxer, per adottare una più convenzionale forcella a steli rovesciati. Una scelta dettata probabilmente da esigenze di design e di spazio, mentre al posteriore rimarrà il collaudato sistema Paralever con braccio oscillante e supporto centrale della molla.
Anche il telaio subirà un’evoluzione, con una struttura in acciaio integrata da un telaietto posteriore in alluminio. Le indiscrezioni parlano di un peso di 239 kg e di un serbatoio da 17 litri, con un’altezza sella di 810 mm da terra. Il pneumatico posteriore crescerà leggermente rispetto all’attuale 1250, passando probabilmente a una misura di 190/55 ZR 17, per garantire maggiore stabilità e grip.
La R 1300 RT, ammiraglia turistica della casa, manterrà presumibilmente le sue caratteristiche di comfort e protezione aerodinamica, aggiornate con un design più moderno e filante, come suggeriscono i bozzetti circolati in rete.
Tra le sorprese emerse dai documenti EPA spicca anche un nome che farà battere il cuore agli appassionati del marchio: R 12 G/S. Si tratta con ogni probabilità di una variante in chiave scrambler della recente R 12, pensata per un utilizzo più versatile, come suggerisce la storica sigla “Gelände und Straße” (fuoristrada e strada) che nel 1981 diede vita alla prima GS.
A differenza delle sorelle maggiori, la R 12 G/S non riceverà il nuovo propulsore 1300, ma manterrà il bicilindrico boxer raffreddato ad aria/olio da 1.170 cc già visto sulla R 12 nineT. Un motore che, con i suoi 109 CV a 7.000 giri e 115 Nm di coppia a 6.500 giri, promette di offrire il giusto mix tra prestazioni e carattere, perfetto per una moto dal DNA avventuroso ma con un occhio alla tradizione.
Sono novità che vedremo presto, prestissimo. Probabilmente già a EICMA 2025.