La circolazione in Italia si rivoluziona completamente, con le moto che ora hanno modo di gioire per questa notizia.
Sono tante le innovazioni che stanno avvenendo nel mondo delle due ruote, con l’Italia che sta cercando anche di dare maggiori regole per quanto riguarda il proprio traffico e la mobilità. Non è di certo un qualcosa di semplice, considerando infatti come si debba unire la necessità di lasciare spazio alla circolazione privata e dall’altro trovare il modo migliore per poter capire con certezza le emissioni di CO2 nell’aria.
Questo può avvenire solo nel caso in cui si adotterà un serio piano di innovazione, con i mezzi pubblici che dovranno essere quanto più comuni. Non basta dunque solo vietare l’utilizzo di un veicolo, altrimenti si crea nel cittadino solo un senso di impotenza difficile da spiegare e dunque non fa altro che portare a una poca sensibilizzazione sulla tematica ambientale.
Le moto inoltre hanno indubbiamente un impatto minore rispetto alle auto, ma soprattutto c’è una categoria che deve essere salvaguardata. Le vetture d’epoca non possono essere considerate come inquinanti, altrimenti si rischia solamente di bloccare una serie di togliere dalle strade una serie di modelli che hanno fatto la storia e che rendono più belle le strade e ora anche un Comune l’ha capito.
Roma accetta le moto d’epoca: cambia il regolamento
Non sono di certo mancate le polemiche attorno alla scelta del Comune di Roma di bloccare le auto e le moto d’epoca, con queste che non potevano circolare all’interno della Fascia Verde. Una decisione che era stata rigettata anche dal Tribunale, ma che per un po’ non è stata ascoltata dalla giunta capitolina.
Ecco allora che, per non andare incontro al rischio di pesanti sanzioni, è stato il caso di cambiare il regolamento e dare maggiore spazio alle moto d’epoca. Per fortuna ora si è andati verso una deroga nei confronti delle moto storiche, con queste che avranno così modo lo stesso di entrare nella Fascia Verde, con la soddisfazione che si evince dalle parole del Presidente di FMI, Federazione Motociclistica Italiana, Giovanni Copioli, con questi che sottolinea come fosse una scelta giusta e logica.
Per poter far parte di quelle moto che sono esenti dal divieto, si deve essere in possesso di una moto che ha otre trent’anni e che presenti un certificato del suo valore storico e collezionistico. Le moto d’epoca dunque potranno muoversi nella Capitale e sicuramente è una grande notizia.