Moto, approvata una legge assurda: rottamazione obbligatoria, chi dovrà farlo subito

Si sta cercando di rinnovare il mondo dei motori e renderlo più ecologico, ma questa decisione sembra abbastanza folle.

Stiamo vivendo in un periodo storico dove tutto quello che un tempo era considerata come giusto e accettato, ora sta diventando l’esatto opposto e deve così essere stigmatizzato. Lo si vede con il caso delle auto e delle moto, perché una volta era motivo di vanto il fatto di mantenere quanto più possibile un unico veicolo, non cambiandolo e mantenendolo dunque nel miglior modo possibile.

Oggi invece la parola d’ordine è “rottamare”, con la maggior parte degli automobilisti che sta portando avanti dei finanziamenti con tanto di maxi rata finale, il che di fatto porta alla restituzione del veicolo al termine dei quattro anni, tempistica spesso concordata. Questo però non fa altro che aumentare sempre di più gli sprechi, checché se ne dica.

Avere la stessa auto per quanti più anni possibile è la vera soluzione a una riduzione dell’impatto ambientale, perché sebbene non saranno vetture di ultima generazione, evitano una produzione costante e continua. A quanto pare però, la società odierna sta avanzando verso quello che si può definire come il “capitalismo sfrenato”, dunque si va incontro a delle rottamazioni obbligatorie, con alcune nazioni che prendono molto seriamente questa decisione.

Rottamazione in Cina: dopo 13 anni è obbligatoria

Se la durata di un’auto può essere considerata ormai giunta al termine quando si arriva attorno ai 13 anni, per quanto concerne le moto la cosa è ben diversa. Le due ruote infatti hanno una vita sicuramente più lunga e duratura, dunque sembra essere davvero senza senso dover rottamare la propria moto dopo un periodo del genere.

In Cina però si sta facendo di tutto e di più per rendere quanto più competitive le aziende odierne, dunque si è deciso di obbligare i cittadini a rottamare la propria moto dopo 13 anni. Una scelta che però sembra essere davvero folle, considerando come questo in realtà non fa altro che spingere i clienti verso le auto, dato che molti decidono di acquistare una moto anche per problemi economici, in quanto un mezzo molto meno costoso rispetto alle macchine.

L’idea sarebbe quella di rendere quanto più ampia possibile la scelta ai cittadini, facendo sì che nelle strade si possano usare delle vetture quanto più all’avanguardia possibile. Inoltre la Cina è in fase di crescita, dunque le nuove moto presentano una qualità sensibilmente maggiore rispetto al passato, con la presentazione della nazione che è migliore con un parco moto rinnovato.