Il mercato delle moto in Italia non sembra xconoscere crisi anche nel 2023, ma Confindustria ANCMA lancia un allarme preciso
La scorsa estate nella pista South Milano di Ottobiano, noto impianto frequentato da molti appassionati. Sono entrati tagliando la recinzione perimetrale e hanno anche manomesso il sistema di videosorveglianza interna. Poi hanno rubato una moto che era parcheggiata nei box e sono scappati.
Solo più tardi si è scoperto che era di Jeremias Rodriguez, fratello di Belen e Cecilia. Ma è successo lo stesso a settembre dello scorso anno presso un concessionario Yamaha di Pesaro. I ladri hanno frantumato la vetrina e sono scappati con tre pezzi preziosi.
Più di recente a Sambuca di Sicilia, nell’Agrigentino, sono state trafugate due moto dal valore di oltre 5 mila euro in un garage. E qualche giorno dopo nella stessa zona sono spariti anche alcuni caschi.
Tre zone diverse d’Italia, al Nord, al Centro e al Sud, ma lo stesso comune denominatore. Perché le moto da cross, quasi più di quelle che circolano sulla strada, sono un obiettivo facile per i ladri e quindi rischiano di fare una brutta fine.
In effetti è solo la fetta di una torta più grossa perché il 2022 è stato anno terribile in Italia per i furti delle due ruote a motore. Un dato che emerge chiaramente dal report pubblicato di recente da Viasat e basato su dati certificati.
In Italia lo scorso anno sono spariti 31.138 veicoli rubati tra moto, scooter e ciclomotori, il 16,59% in più rispetto all’anno precedente. In pratica 2.595 al mese, quasi 4 ogni ora. La Campania conferma di essere la regione più a rischio con quasi 7mila furti l’anno (circa il 4% in più rispetto all’anno precedente), seguono la Sicilia con 5.569 (+45%) e il Lazio con 5.210 (+7%). Ma male va per proprietari e concessionari anche in Lombardia con 4.141 (+23,43%).
In testa alla classifica, gli scooter SH di Honda con 6.378 furti (quasi il 20% sul totale). A seguire l’Aprilia Scarabeo (1.378 furti) e il Liberty della Piaggio (1.363 furti), ooi sempre della Piaggio il Beverly (1.114) e la Vespa (1.040)
Inoltre i dati confermano che è difficile ritrovarli. Solo 12mila quelli recuperati e sono poche le regioni che superano il 50%: parliamo di Liguria con il 65,23%, l’Emilia Romagna (63,56%) la Toscana (60,87%), il Trentino Alato Adige (59%) e il Veneto (53%).
Un fenomeno devastante che ha portato alle prime conseguenze. Confindustria ANCMA, ora che si riapre la stagione del cross ha lamnciato ancora una volta l’allarme. Chi vuole comprare una moto da sterrati faccia bene attenzione agli sconti e alla provenienza. In Italia infatti fiorisce il commercio di moto da cross con origine illecita.
Così l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori invita ancora una volta a diffidare di sconti sospetti ed esagerati, offerte promosse sul web e veicoli nuovi venduti meno del loro prezzo di listino.
Ha pubblicato anche un comunicato sottoscritto da tutte le Case, come KTM, Kawasaki e Yamaha ma anche GASGAS, Honda RedMoto, Husqvarna Motorcycles, per sensibilizzare il pubblico. Il messaggio è chiaro: comprare una moto da cross rubata, anche se in buona fede, è un reato e quindi gli unici referenti devono essere i concessionari ufficiali.