La gara della Moto 2 si apre con una caduta di massa alla prima curva che costringe la direzione ad esporre le bandiere rosse che fermano la gara, posticipata e ridotta da 26 a 17 giri. I piloti più sfortunati sono Shoya Tomizawa che non riprenderà il via e Simone Corsi, costretto a partire dalle ultime posizioni per dare il tempo al suo team di sistemare la moto, piuttosto danneggiata.
La seconda partenza vede lo scatto fulmineo di Toni Elias, abile a sfruttare la posizione lasciata libera proprio da Corsi e a portarsi subito in testa davanti al poleman Julian Simon e a Scott Redding. Alla fine vince proprio Elias che nel finale stacca Simon e terzo arriva Redding al primo podio nella nuova categoria intermedia. Ottima la prova di Andrea Iannone e di Simone Corsi: l’abruzzese giunge quarto nonostante i grossi problemi fisici alla mano e alla caviglia sinistra, mentre Corsi è autore di una splendida rimonta che lo porta fino alla quinta posizione.
Da segnalare un numero molto elevato di cadute anche nella seconda gara: cominciano Alex Debon e Vladimir Ivanov, poi è il turno dei vari Stefan Bradl, Hector Faubel, Teshima, Cardus, Yuki Takahashi, Roberto Rolfo, Raffaele de Rosa, Jules Cluzel e infine di Ratthapark Wilairot, finchè non restano in pista solo ventisei dei trentanove partenti.
In ottica mondiale, Toni Elias conferma sempre di più la sua leadership: il pilota iberico, anche se provato fisicamente, ripete la vittoria di Brno e centra un magnifico tris che gli permette di staccare i suoi più diretti inseguitori: ora Iannone è a 67 punti dallo spagnolo e Thomas Luthi a 78.
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