In Italia ci sarà una storica prima volta nel campo della micromobilità, ecco cosa succederà adesso ai monopattini elettrici
La micromobilità e i monopattini elettrici sono le sfide della circolazione 2.0 alle quali i legislatori di tutto il mondo devono dare una concreta e corretta risposta. Negli ultimi mesi qualcosa, anche di grande come in Francia, si sta muovendo, intanto che la circolazione con questi mezzi continua a non avere alcun limite o regola sono i privati a fare il primo passo verso il futuro.
I monopattini elettrici sono ormai a tutti gli effetti parte integrante della nostra vita. Chi non lo ha mai guidato lo ha comunque incontrato di sicuro sulle strade della sua città, tra i pedoni o, peggio, in mezzo al traffico cittadino. C’è chi ormai da tempo ha anche pensato di utilizzarlo in maniera proficua e remunerativa, per esempio come mezzo di trasporto per le consegne delivery.
Ci sono poi le migliaia di persone che lo usano tutti i giorni e lo supportano sottolineandone giustamente le caratteristiche innovative contro gli ingorghi cittadini e la loro forza green. Per altro verso tuttavia ci sono tutti coloro che altrettanto giustamente sono impauriti ed alle volte anche arrabbiati per l’uso sfrenato e senza regole che ne viene fatto.
Proprio per queste ragioni un po’ in tutto il mondo si stanno aprendo grandi dibattiti sull’uso che deve essere fatti dei monopattini elettrici. Se in Francia i cittadini parigini guidati dalla sindaca Anne Hidalgo hanno detto stop ai monopattini a noleggio attraverso uno storico referendum, qui da noi a più riprese il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini ha parlato di una regolamentazione della micromobilità con obbligo di immatricolazione dei monopattini e del casco alla guida. Come sempre però a fare il primo passo sono i privati, in questo caso a segnare una svolta storica ci ha pensato Professione outdoor, un’ associazione sportiva dilettantistica ed associazione di promozione sociale di Verona.
Professione outdoor come spiega il suo presidente Dario Ferrari ha voluto dare il suo supporto alla micromobilità istituendo la prima scuola guida certificata da Usacli/Coni per monopattini elettrici. L’obbiettivo è quello di formare i giovani ad un uso consapevole dei mezzi in questione, considerate le potenzialità della micromobilità che riesce a velocizzare gli spostamenti e allo stesso tempo a decongestionare il traffico.
La scuola ha in programma 3 diversi corsi. Il primo in forma gratuita sarà rivolto alle scuole, dove gli esperti dell’associazione si recheranno per formare i più giovani. Un secondo percorso è quello del patentino consapevole che si potrà ottenere frequentando le lezioni una volta compiuti i 14 anni. Il terzo indirizzo è rivolto anche ai più grandi e fornisce le competenze adeguate per un uso dei monopattini come mezzo di trasporto professionale.