Secondo i dati degli esperti, i monopattini elettrici sono i mezzi terrestri più pericolosi tra quelli che puoi trovare su strada. Ecco come ridurre i rischi…
Non c’è niente di peggio di un incidente stradale, soprattutto se quando rimani coinvolto in questo evento traumatico non hai una carrozzeria, un airbag o una cintura di sicurezza a tutelarti. Ecco perchè i monopattini elettrici, così come molti dei mezzi a due ruote, sono molto pericolosi in caso di uno scontro. Eventi che purtroppo avvengono continuamente nel nostro paese.
I monopattini elettrici sono così pericolosi che il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture si è dovuto scomodare per proporre delle nuove regole sull’utilizzo di questi veicoli, incluse norme che prevedono l’obbligo di montare un limitatore della velocità, la targa e perfino di stipulare un’assicurazione per i monopattini dei privati, per non parlare del recente provvedimento che riduce gli scooter elettrici noleggiatili in circolazione…
Per chi fosse stato meno attento o semplicemente per chi non si è informato molto negli ultimi mesi, forse potrebbe essere utile un bel recap dei regolamenti in vigore riguardo l’utilizzo dei monopattini elettrici, confermati nel prossimo Nuovo Codice della Strada che è in fase di approvazione proprio in questo periodo. Vediamole assieme.
Ecco le regole
Partiamo dalle basi. Guidare un mezzo di questo tipo per un minore di 14 anni è severamente vietato e comunque, fino ai 18 anni vige l’obbligo di indossare un casco protettivo che rimane comunque “fortemente consigliato” anche in età avanzata. A bordo del mezzo, sono vietati i comportamenti spericolati come salire in troppi, effettuare manovre in contrasto con il CDS e naturalmente acrobazie di ogni genere.
Riguardo alla meccanica del monopattino elettrico sappiate che le modifiche del mezzo sono estremamente vietate e che il motore del veicolo può essere spinto al massimo fino a 20 chilometri orari nonostante all’estero siano venduti modelli molto più veloci, in molti casi. La circolazione è proibita sui marciapiedi, nelle are pedonali sopra i 6 chilometri orari di velocità massima e sulle strade a scorrimento veloce.
Per finire, la dotazione di bordo, tutta certificata dal simbolo CE rilasciato dalle autorità dell’Unione Europea deve comprendere un segnale sonoro come un clacson, frecce direzionali e se il NCDS dovesse passare presto anche una targa per identificare il veicolo. La pacchia è finita, ora questi mezzi saranno severamente regolati e chi infrangerà le regole rischierà una multa variabile a seconda dei casi.