Tragedia sfiorata in Italia, è stato allarme totale. Lettori e passanti increduli alla notizia: per colpa dei monopattini elettrici si stava verificando il peggio. Ecco tutto svelato
Sono periodi complicati per le compagnie di monopattini elettrici, in particolare per quelli destinati allo sharing. Le nuove e più stringenti leggi in Italia ne stanno limitando sempre più l’utilizzo, assorbendo anche questi mezzi a quelli da dover sottoporre a regolare messa in strada. E dunque, targa e assicurazione: senza non si potrà più girare. Nel mentre, le flotte di monopattini elettrici continuano ad imperversare nel nostro Paese, anche se di recente si è sfiorata una vera e propria tragedia.
È quanto successo nella notte tra mercoledì 13 e giovedì 14 settembre, nei pressi del centro di Bergamo: esattamente in una zona nevralgica della città lombarda, tra piazzetta San Bartolomeo, tra le vie Partigiani e Tasso. Qui, un deposito contenente una stazione di ricarica per le batterie dei monopattini elettrici ha preso letteralmente fuoco e ha dato vita ad un incendio violentissimo. Un qualcosa che ha generato la paura e lo sbigottimento dei passanti, che hanno subito allertato le autorità competenti e i Vigili del Fuoco, prontamente intervenuti sul luogo del rogo.
Come raccontato da ‘Prima Bergamo’, l’intervento dei Vigili del Fuoco è stato tempestivo. Fortunatamente, non è stato riportato alcun danno serio a persone o alle strutture adiacenti. Anzi, i pompieri sono riusciti a far sì che l’incendio non divampasse nel resto della struttura dove era situata la stazione di ricarica. Cosa ha causato però il rogo? Molto probabilmente, la causa è rimandabile al cortocircuito del caricatore principale. Un guasto che stava costando carissimo e che, di per sé, ha causato comunque danni importanti.
Non si tratta, purtroppo, di una prima volta. Auto elettriche, monopattini EV e stazioni di ricarica: a Milano il cortocircuito di una vettura full electric ha addirittura causato l’esplosione della batteria e danni irreparabili al garage della villetta, all’interno della quale era parcheggiata. Per questo, le autorità e gli organi competenti italiani si interrogano sulla sicurezza e sulla tenute di questi mezzi. Nello stesso periodo in cui anche i potenziali clienti e fruitori rischiano di allontanarsi dal bisogno di acquistare o già solo utilizzare in sharing un veicolo elettrico.