Non è un periodo semplice per la Yamaha, con il colosso giapponese che è già costretto al rimpiazzo del campione.
Sembra passato un secolo dal 2021, anno in cui la Yamaha aveva dominato in lungo e in largo il mondo delle corse. Quartararo si era imposto in MotoGP e Razgatlioglu aveva vinto in Superbike, con un doppio successo che di sicuro era di buon auspicio per un futuro che avrebbe dovuto essere ben diverso.
Da allora la Yamaha non ha avuto più modo di lottare per il titolo mondiale, con la MotoGP che he messo in evidenza non poche difficoltà. Non sono andate meglio le cose in Superbike, con Razgatlioglu che almeno ha evitato il peggio provando a lottare in tutti i modi contro la Ducati di Bautista.
L’addio del turco, in direzione BMW, si è rivelato un durissimo colpo, con la Yamaha che aveva deciso di rimpiazzarlo con Jonathan Rea. Il sei volte campione del mondo aveva ancora tanta voglia di mettersi in mostra, ma purtroppo la sua esperienza a Iwata per il momento è un disastro e il 2025 è iniziato nel peggior modo possibile.
I test di inizio stagione dovevano essere determinanti per capire quali sarebbero state le prospettive di Jonathan Rea in Yamaha. Dopo un primo anno da buttare, aver maggiore consapevolezza della moto sembrava poter garantire migliori prestazioni, ma purtroppo già ai test una brutta caduta lo ha portato a operarsi e a saltare così la tappa di Phillip Island.
In Australia c’era troppo poco tempo per trovare un rimpiazzo, dunque Locatelli è stato l’unico a correre per il Team ufficiale Pata Yamaha Promoteon. Aegerter e Gardner invece erano gli esponenti della GYTR GRT Yamaha e Rabat e Sofuoglu della Yamaha Motoxracing. A Portimao però c’è bisogno di un’altra guida, con la Yamaha che ha trovato la soluzione ai suoi problemi con Augusto Fernandez.
Il campione del mondo Moto2 2022 è da quest’anno il pilota di riserva e tester della Yamaha, con il suo ruolo che sarebbe più legato alla MotoGP, ma in caso di emergenza sarà lui a prendere il posto di Rea. A fine marzo c’è la seconda tappa portoghese, ma anche quella di metà aprile ad Assen è a forte rischio. C’è speranza per Cremona a inizio maggio, ma sarà una corsa contro il tempo per il sei volte campione del mondo.