Un durissimo attacco al campione del mondo Pecco Bagnaia ancora al centro delle critiche dopo il precedente affondo di Poncharal
Un mondiale vinto in rimonta su Fabio Quartararo, recuperando uno svantaggio di 90 punti, con una Ducati davvero da sogno. Pecco Bagnaia ha trovato la consacrazione dei grandi, riportando il titolo a Borgo Panigale a 15 anni di distanza. L’unico titolo in MotoGP vinto dalla Rossa risaliva al 2007, quando alla guida c’era Casey Stoner. L’australiano era stato l’unico in grado di tirar fuori tutto il potenziale della Desmosedici.
Per il centauro torinese, invece, l’apprendistato non è durato pochissimo e ha portato con sé anche delle difficoltà nascoste. Il tallone d’Achille sono sempre state le cadute. Troppe per Pecco anche nella scorsa stagione. Quest’anno ci risiamo e ancora una volta Pecco si ritrova a dover fronteggiare delle pesanti critiche.
Per il momento, Pecco è ancora in testa alla classifica del Mondiale. Tuttavia, ma dopo l’ennesima caduta a Le Mans, alle sue spalle si staglia minacciosa la figura di Marco Bezzecchi, staccato di un solo punto. Il margine di sicurezza non c’è in termini di punti ma esiste dal punto di vista tecnico, viste le difficoltà degli altri costruttori di essere all’altezza della Ducati.
Pecco Bagnaia sotto attacco: altra critica pesante
Proprio per questo Pecco è finito sotto il fuoco incrociato delle critiche, anche da parte di alcuni (ex) addetti ai lavori. Tra questi rientra anche lex direttore sportivo della LCR Honda, Oscar Haro, da sempre vicino a Marc Marquez.
Quest’ultimo ha detto la sua in un intervento su Twitch: “Sembra un campionato per ragazzini (la MotoGP attuale, ndr). Un campione del mondo non può dire quelle cose sulla differenza tra i team ufficiali e quelli satellite. Cosa vuole un tappeto rosso per vincere un altro titolo?”.
Il riferimento di Haro era alle dichiarazioni di Bagnaia post Le Mans, quando ha espressamente detto di voler tornare ad una MotoGP dove le scuderie clienti non hanno le stesse chance dei team factory, come avveniva diversi anni fa con i vari Valentino Rossi, Marc Marquez, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa in lotta per il titolo su Yamaha e Honda ufficiali.
Nei giorni scorsi anche Hervé Poncharal aveva espresso le stesse perplessità su queste parole, accusando il campione del mondo. Insomma sono tempi duri sotto tutti i punti di vista per numero uno della MotoGP che deve anche fronteggiare una frattura all’astragalo, inconveniente che non mette in dubbio la sua partecipazione al GP del Mugello di inizio giugno.