Da appassionati di Motorsport conosciamo bene le imprese di Michael Schumacher in F1, ma molti hanno dimenticato la sua seconda fase di carriera in pista.
Michael Schumacher è ricordato per i suoi primi successi contro Senna, ai tempi della Benetton, il quinquennio aureo in Ferrari e il grande ritorno in F1 con Mercedes. Il tedesco è stato il primo pilota al mondo a conquistare 7 titoli mondiali. Insieme a Lewis Hamilton, futuro pilota della Scuderia Ferrari, condivide il record del numero maggiore di riconoscimenti iridati in Formula 1.
Michael Schumacher decise di ritirarsi al termine del 2006. Un’annata avvincente, caratterizzata dal duello con Fernando Alonso. Non riuscì a spuntarla il Kaiser, ma uno dei motivi che lo spinsero ad abbandonare il mondo dell’automobilismo fu anche la passione per le due ruote. Tra il 2007 e il 2009 il padre di Mick si divertì in pista in sella a dei bolidi. Venne visto a più riprese, ospite del Motomondiale, affianco ai campioni dell’epoca.
Ebbe anche un assaggio di Ducati Desmosedici GP7, vincitrice del campionato di MotoGP 2007 con Casey Stoner, dopo un test svolto con la D16 al Mugello nel 2005.
Il mondo delle ruote lo ha sempre affascinato tantissimo. In sella a svariate Superbike a corso sul tracciato di Portimao e in altri circuiti. In sostanza dopo una carriera top sulle quattro ruote, Michael si era messo in testa di diventare un motociclista a tempo pieno.
Le sfide su due ruote di Schumacher
Il Kaiser ha scorso qualche gara in Italia nel trofeo KTM, ma principalmente si è cimentato nella sua Germania. Insieme al suo coach ed amico storico Martin Bauer decise di avventurarsi nell’IDM Superbike, il campionato tedesco con titolazione internazionale di riferimento.
Nel team della categoria HRP, acronimo di Holzhauer Racing Promotion, squadra supportata direttamente da Honda Europe, si mise in gioco sebbene non fosse più giovanissimo.
Proprio un incidente sulle moto fece saltare il passaggio in Ferrari al posto di Massa. Montezemolo richiamò il tedesco e lo convinse a ritornare a correre per la Scuderia. Non essendo pronto sul piano fisico il trasferimento saltò, ma la voglia di ritornare a correre in F1 risultò pressante nella testa del 7 volte iridato.
Difatti si rimise la tuta da pilota automobilistico per gareggiare in Mercedes. Prima del suo definitivo ritorno in F1, nel 2008, Schumi corse la 8 ore di Oschersleben, prova valevole del Campionato del Mondo Endurance, riconosciuto dalla FIM, sempre con Honda Holzhauer ed una CBR 1000RR numero 77 con Martin Bauer e Matthias von Hammerstein.