Il detto donne e motori, gioie e dolori oltre che molto sessista è accurato? Ma che, qua i dolori li causano solo le motociclette e l’ambiente che gravita attorno al mondo della corse. Un giovane e bravissimo pilota è ancora a piedi e il motivo non è la mancanza di talento o voglia di mettersi in gioco.
Correre in un campionato qualunque della massima serie motociclistica, dalla Moto3 all’ambito circuito di MotoGP è un sogno che qualunque centauro ha inseguito almeno in un momento della propria vita. Ma purtroppo per questo giovane campione, le cose non sembrano mettersi molto bene.
Al momento della nascita dei primissimi trofei di automobilismo e motociclismo nei primi anni del 900, il mondo delle corse era considerato un settore estremamente elitario. Questo perchè i costi per motociclette ed automobili, ancora un bene di lusso, erano davvero elevati così come quelli per organizzare una vera competizione.
Negli anni le cose sono cambiate e da una generazione di piloti che o erano nobili ricchi annoiati o pieni di passione per lo sport e meccanici che avevano fatto delle corse la loro ragione di vita, siamo passati via via ad un range di piloti moto più ampio con ragazzi e ragazze che arrivano da ogni ceto sociale e ambiente. Di solito, almeno.
La situazione di un pilota che ha ancora le carte in regola per fare bene nella massima serie è paradossale, visto quello che abbiamo appena detto. Infatti questo ragazzo sostiene di non trovare un ingaggio non tanto per mancanza di talento, disponibilità a spostarsi o contatti ma per un fattore puramente economico.
Stiamo parlando di Andrea Migno, un centauro che ha già fatto esperienza nelle massime serie del motociclismo professionistico crescendo tra l’altro in squadra con Luca Marini, pilota professionista che giusto una settimana fa si preparava al prossimo mondiale che partirà a breve mettendo alla prova chi l’anno scorso non si è impegnato abbastanza secondo la stampa.
La carriera di Migno in Moto3, importante competizione che per molti piloti ha costituito la porta di ingresso per la MotoGP, inizia nel 2013. Pur non vincendo mai un titolo il pilota si è comunque distinto in maniera accettabile tra i tanti colleghi ottenendo un paio di vittorie e conquistando un nono posto nel 2022 prima di essere svincolato dalla scuderia Honda che finora rappresenta il suo ultimo contratto ufficiale.
Stando alle sue dichiarazioni alla stampa Migno avrebbe difficoltà a trovare un ingaggio per la serie Moto2 che chiede troppo denaro per partecipare: “Mi stanno chiedendo dei soldi che non ho, l’iscrizione costa tra i 300mila ed i 400mila Euro in totale” confessa il pilota 26enne ai giornalisti.
A questo punto, partendo dall’idea di non correre nel 2023 visto che la situazione non sembra destinata a sbloccarsi, il pilota pensa quantomeno a non sparire dai radar: “Cerco di rimanere nel giro, è difficile perchè avrei tanta voglia di correre. La situazione è molto dura”, le sue parole. In passato, ci sono stati piloti nella stessa condizione di Migno che una volta sbloccata la dura situazione in cui si erano trovati sono anche riusciti a portare a casa dei bei risultati. Sarà anche questo il caso? Lo scopriremo nei prossimi mesi, probabilmente.