Duro colpo per la Piaggio, con una nuova notizia che non sarà di certa accolta nel migliore dei modi dai clienti.
Siamo in anni davvero molto complicati per le principali case al mondo, con la produzione di veicoli a motore che sta virando ormai in modo deciso verso dei veicoli a impatto zero. La scelta per il momento però non sta raccogliendo di certo un grande successo, considerando infatti come la maggior parte delle persone richiede ancora il termico.
Sono diverse le motivazioni che hanno spinto in questo senso i clienti, considerando soprattutto come l’autonomia dei veicoli elettrici sia ancora ben lontana dal poter essere considerata di buon livello. Ecco allora come mai le istituzioni stanno cercando in tutti i modi di rendere quanto più appetibili possibili questi mezzi.
Le Leggi per sponsorizzare e valorizzare le auto elettriche non mancano di certo e allo stesso tempo anche la demonizzazione di veicoli termici. Alcuni hanno fatto la storia, ma anche loro non possono nulla di fronte alla scure del boia, in questo caso dell’UE che ha deciso di porre fine a quello che è un vero mito in casa Piaggio.
Addio alla Ape Piaggio: ecco le motivazioni
Alla fine anche la Ape Car sembra dover passare dalla contemporaneità alla storia, con questo modello che non sarà più prodotto dalla Piaggio, ma non certo per la volontà dell’azienda. Si tratta di un’imposizione che giunge dall’Unione Europea, con la decisione che è legata al fatto che sono prossime delle Leggi molto più stringenti.
La Piaggio infatti dovrebbe intervenire in modo troppo più concreto e sensibile sulla Ape Car per poterla far rientrare nelle norme dell’UE, con il prossimo anno che prevedere delle normative Euro 5+ difficili da rispettare. Ecco allora come mai si è giunti alla triste decisione di dover dire addio alla Ape Car, con la scelta che sembra ormai chiara.
A quanto pare la Piaggio infatti si concentrerà in modo chiaro sul Porter elettrico, con questo modello che sarà colui che andrà a rimpiazzare la Ape Car. Ha spiegato le difficoltà Samuele Nacci, ovvero il segretario provinciale UILM, con questi che spiegato come ormai non ci siano più margini per la produzione in Italia di questo modello. Se ne va così un pezzo di storia straordinaria della Piaggio, con questa che è una durissima mazzata, per un’azienda che deve fare i conti con il cambiamento delle regole in casa UE.