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Se l’ Audi ha intenzione di lanciarsi nel settore due ruote, come abbiamo anticipato qualche tempo fa, la BMW non è da meno e, stando alle ultime voci di anteprima, sembra che la casa di Monaco possa battezzare il campo degli scooter.
I rumors relativi alla notizia che la BMW potrebbe lanciarsi nel mondo degli scooter sono sempre più insistenti e la stampa francese e spagnola non perdono occasione per rimarcarlo.
Gli iberici e i parigini, infatti, sono pronti a sostenere di aver avuto indiscrezioni direttamente dalla casa della celebre ventolina o dai potenziali suppliers.
Ed è qui che le voci si sprecano.
Dagli Appennini alle Ande, dal Manzanarre al Reno… quesa volta Manzoni non c’entra, ma mezzo modo è in fibrillazione per diventare partner della casa di Monaco per la produzione di scooter.
In prima linea si pone l’ Austria, con la Rotax, che avrebbe già preparato ben 3 diversi motori per equipaggiare gli scooter BMW: soluzioni tecniche complesse e avanzate per non tradire il marchio di fabbrica della ventolina che, in ogni modo, dovrebbe garantire , anche sulle due ruote, lo stesso blasone e prestazioni che domina sulle quattro.
la triade di propulsori sarebbe composta da tre motori 4strokes bicilindrici a V con un angolo di 80°, monoalbero, 4 valvole per ciascun cilindro e liquid cooled.
Il motore base, ossia quello a minor cilindrata, potrebbe essere un 500cc da 34 cavalli, passando poi al 650cc con 50-55 cavalli, fino ad arrivare all’ 800cc, con 70-75 cavalli, che ambisce ad essere il top di gamma.
Ovviamente, la BMW non può essere convenzionale. A partire dalla trazione posteriore per le auto e alla catena al posto della cinghia, anche per le due ruote la ventolina adotterebbe una particolarità, ossia la trasmissione cardanica per tutti e tre i propulsori, con cambio a variazione continua e contralbero per eliminare le fastidiose vibrazioni.
I motori proposti deriverebbero dal mondo dei quad, salvo l’ eliminazione della trazione anteriore e la retromarcia. Tutta questa macchinosa soluzione proposta da Rotax sembra la meno fattibile, visto che, pur risparmiando sulla manutenzione grazie al fatto di usare il sistema Paralever con sospensioni progressive abbinate alla trasmissione cardanica, le variabili di costo che entrerebbero in ballo sarebbero veramente troppe le soluzioni eccessivamente costose, il che renderebbe, di fatto, gli scooter BMW totalmente inaccessibili e fuori mercato.
Dal Danubio alla Senna fino a Pechino, i francesi ipotizzano altri potenziali sviluppi come alternativa agli austriaci.
Il Direttore del settore moto di BMW Francia, tale Jean-Michel Cavret, avrebbe dichiarato una crecita particolare del settore moto BMW nell’ ultimo anno, grazie all’ avvento della supersportiva S1000R e dell’enduro 450 il che getterebbe le basi per un ingresso anche nel settore degli scooter.
Questo è, almeno, il desiderio di Hendrik Von Kuenheim, meglio noto come il Presidente della divisione moto BMW, che sarebbe arci-convinto di questa sua tesi.
“Vogliamo aprirci a nuovi mercati ed è per questo che facciamo produrre il motore della G450X a Kymco e quello della G650X alla cinese Loncin” – continua J.M. Cavret che ha fiducia nella Kymco.
La scelta si riporre fiducia sulla Kymco potrebbe essere positiva sotto tutti i fronti, a partire da quello dei tempi di arrivo sul mercato, fino ai costi di produzione.
La base motoristica di partenza potrebbe essere, a questo punto, il bicilindrico Kymco 700 a la BMW potrebbe riproporre una copertura tipo C1.
Sempre che la BMW non decida di togliere alle sue macchine una sola ruota anziché due.
I rumors ipotizzano un MP3 o qualcosa di simile anche per la ventolina bianca e blu, quindi un beò tre-ruote teutonico da far morire di invidia il Bel Paese.
In fondo, tornando in Austria, un bicilindrico Rotax su un tre ruote c’è già ed è quello che equipaggia lo Spyder dell’americana BRP, proprietaria della Casa motoristica austriaca.
Si attende un riscontro dalla BMW che, però, per adesso rimane a bocca cucita…
