Arriva la notizia che una moto sempre più diffusa sulle strade italiane ed europee ha subìto un richiamo per un problema decisamente importante.
Non è raro purtroppo nel mondo delle due e quattro ruote avere dei richiama da parte della casa madre per problemi a un proprio modello uscito da poco dalla fabbrica. Gli ingegneri studiano tutto nei minimi particolari, ma solo la prova su strada può far emergere dei problemi di alcuni pezzi. E questo ovviamente porta a un immediato richiamo di auto o moto per riparazioni più o meno gravi.
Tra i casi che più hanno fatto scalpore tra le moto negli ultimi mesi quello della Honda, che ha dovuto richiamare alcuni modelli specifici di CBF 300 e CRF 300 in Europa per una possibile perdita olio che può verificarsi durante la guida, particolare questo che mette chi guida questi mezzi a rischio di incidente e incendio.
A luglio è toccato anche a Ducati, che è stata costretta a far rientrare in fabbrica diverse Panigale V2 e V4 per un problema ai fari automatici durante la guida che potrebbe compromettere la sicurezza della moto. Mentre Suzuki e KTM hanno ufficializzato i richiami per le GSX 1300 R Hayabusa vendute in Europa e le 1290 Super Duke R rispettivamente per un potenziale problema ai freni e un guaio elettrico che potrebbe portare le moto ad incendiarsi.
In Italia poi nelle ultime settimane ha fatto rumore la campagna informativa di Moto Guzzi, che ha effettuato un richiamo per tutti i V100 Mandello prodotti tra ottobre 2022 e fine giugno 2023 per un serio problema.
Maxi richiamo per un modello tra i più venduti
Adesso però è toccato una un marchio cinese in decisa ascesa, soprattutto in Europa, che ha scovato tra i suoi modelli di punta un problema decisamente importante. Parliamo di CFMoto, che sulla 700 CL-X Sport ha dovuto effettuare nelle scorse ore un maxi-richiamo a causa di un problema riscontrato al modulo di controllo dell’ABS.
In pratica il difetto porterebbe a tempi più lunghi per la frenata, con conseguente rischio di incidente. Secondo la Casa cinese, i modelli di moto interessati dal richiamo sarebbero tutti quelli prodotti tra il 2 novembre del 2021 ed il 19 gennaio del 2022. Come scritto su un report ufficiale, tutti i proprietari di questi particolari modelli verranno avvertiti per mezzo di raccomandata e chiamati a recarsi in un’officina autorizzata per la sostituzione del modulo, il tutto ovviamente a carico della casa. Ma per chi volesse stare più tranquillo, può guardare il sito ufficiale del marchio per scoprire in dettaglio quali modelli sono coinvolti.
La moto interessata da questi problemi è una delle più apprezzate del marchio cinese in Europa. Si tratta di una naked, presentata ufficialmente a Pechino nell’estate 2021 e che si caratterizza per avere un manubrio in due pezzi basso, sella monoposto e strumentazione digitale ma dallo stile vintage.
Molto interessante poi il motore, un bicilindrico parallelo da 693 cm3 raffreddato a liquido, con 74 CV di potenza e un impianto frenante firmato Brembo, il meglio che si può avere su due ruote. Un modello di successo non solo per le linee e le prestazioni, ma anche per il prezzo, visto che parliamo di una moto che può essere comprata a meno di 7 mila euro.