Max Biaggi non è stato solo un fuoriclasse delle due ruote, capace di vincere nel Motomondiale e con la Superbike, ma anche un super tifoso di calcio
In molti non sanno che “Il Corsaro” ha ereditato dal padre la passione per una squadra italiana in particolare, diventando un grande tifoso e andando di tanto in tanto anche allo stadio.
Max Biaggi è stato senza dubbio uno dei piloti italiani più forti e carismatici della sua era. Il romano ha saputo attirare sulle due ruote moltissimi appassionati, prima ancora dell’esplosione di Valentino Rossi. Nel 1998 si presentò in 500 con una gara da urlo all’esordio nel Gran Premio del Giappone a Suzuka. Quel campionato alla fine se lo aggiudicò Mick Doohan, ma il centauro romano fu in grado di dargli del filo da torcere quasi fino all’ultimo.
Nei 7 anni passati in classe regina, tra il ’98 e il 2005, Max non è mai andato oltre la quinta posizione in classifica, arrivando tre volte secondo e tre volte terzo. Una continuità magnifica, alternandosi tra Yamaha prima e Honda poi e con una super rivalità con il connazionale Valentino Rossi. Loro due, assieme a Capirossi, hanno segnato una grandissima era di piloti in MotoGP (prima 500), dimostrando a tutti di essere i migliori.
Biaggi preferì poi spostarsi nel mondo Superbike, ma non come ultimo passaggio a fine carriera ma al solito con in massimo della competitività. Con la sua amata Aprilia si aggiudicò il titolo nel 2010 e nel 2012, sbaragliando la concorrenza.
Max Biaggi, la grande passione per il calcio: ne è tifosissimo
In totale Biaggi si è portato a casa sei titoli mondiali, risultando dopo Agostini e Rossi il più vincente tra gli italiani. Purtroppo, però, gli è sempre mancato il grande acuto nella classe regina del Motomondiale. In totale ottenne 4 titoli in classe 250, tra il 1994 e il 1997, quando la categoria era molto più competitiva dell’attuale Moto2.
Biaggi festeggiò proprio il primo di quei titoli mondiali, intersecando la sua passione per i motori con quella per il calcio e in particolare la Roma. Dal padre Pietro aveva ereditato la passione per i giallorossi e in molti ricorderanno il suo storico giro di campo all’Olimpico dopo la conquista del campionato 1994 con l’Aprilia.
Insomma un grande appassionato di calcio (gioca anche discretamente bene nelle varie uscite con la nazionale piloti) e un super tifoso della sua Roma.
