Dopo il doppio successo del Sachsenring Martin alza l’asticella e le richieste al team. Ecco cosa vuole per il prosieguo di stagione.
Il weekend della MotoGP in Germania ha detto una cosa. Jorge Martin è e sarà il rivale numero uno di Bagnaia da qui a fine campionato. Il pilota della Pramac, ha dominato sia nella Sprint Race sia nella gara domenicale, rintuzzando ogni attacco di Pecco.
Una dimostrazione di solidità che lo ha fatto andare via dalla Sassonia senza voce per le grida di gioia durante il giro d’onore e con il sorriso pensando in prospettiva.
“E’ stata una corsa complicata dal punto di vista della strategia“, ha confidato ad AS. “Al principio sono stato in grado di prendermi un margine di sei o sette decimi. Avrei anche potuto mantenerlo, ma ho deciso di salvaguardare le gomme e mi sono fatto avvicinare. Da lì è partita la bagarre e ci siamo toccati. Non ci fosse stato questo episodio non credo che il risultato sarebbe cambiato”, ha considerato convinto della sua prestazione.
La speranza del madrileno è di proseguire di questo passo e soprattutto di confermare il livello tenuto negli ultimi giri della corsa. “Vengo da sei podi consecutivi e se al Sachsenring avessi chiuso secondo sarei stato deluso. Penso che sia proprio questa mentalità ad avermi fatto raccogliere tanti punti“, ha avvisato la diretta concorrenza che non mollerà fino alla fine.
Martin sogna il grande salto, cosa desidera
Riavvolgendo il nastro di qualche mese la mente torna ad Enea Bastianini, allora in forza alla Gresini Racing, e ai duelli fratricidi con l’attuale campione in carica, in quel frangente in lotta con la Yamaha di Quartararo. Un testa a testa intestino a Borgo Panigale che fece andare su tutte le furie la dirigenza.
Tale scomodo precedente non sembra creare preoccupazione nel 25enne che, al contrario, è certo che dare del filo da torcere al piemontese sia la strada migliore per guadagnarsi la promozione nella squadra ufficiale.
“Anche se corro per Pramac, Ducati conosce il mio potenziale e fin dove posso arrivare. Mi auguro che capiscano che posso vincere“, si è candidato in maniera nemmeno troppo velata all’equipe principale.
Molto sicuro di sé e delle proprie capacità l’iberico non ha temuto di pronunciare la parola titolo. “Salvo la sfortuna ad Austin e Portimao, non sono mai rimasto fuori dalla top 4. Questa è la prova che possiamo essere veloci in ogni circuito. Prossimamente arriveranno piste a me favorevoli e lì punto a fare la differenza“, ha proseguito sfoggiando una lodevole determinazione, tipica di chi ci vuole credere per davvero.
In ultimo il #89 ha dedicato un commento a Marc Marquez, protagonista di ben cinque cadute nel fine settimana tedesco e di qualche episodio che ha fatto discutere. “Porta da sempre la moto al limite. Ricordo una volta al Montmelo, scivolò tre o quattro volte, ma poi in gara andò fortissimo. Ora è frustrato e con tanta voglia tornare davanti. Personalmente spero che la Honda lo assista per avere modo di duellare con lui come successo a Le Mans“, la chiosa dedicata al connazionale.